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Home Politica

Caso Lambert. Pillon (Lega) contro Bonino e c.: “In nessun paese civile si deve morire di sete”

by Liam Brady
14 Luglio 2019
in Politica
13
Vincent Lambert
Vincent Lambert

“Vincent Lambert è stato fatto morire di sete contro la sua volontà e quella dei suoi familiari. Prosegue in tutto il mondo occidentale il piano per eliminare i malati e i disabili, considerati un costo inutile dalla società dei consumi. Marco Cappato, Emma Bonino e l’Associazione Luca Coscioni con i loro alleati politici vorrebbero importare simili obbrobri anche in Italia, con la foglia di fico della cosiddetta “dolce morte”. Non lo permetteremo. Ci batteremo fino in fondo perché sia preservata la dignità dei disabili e di tutti i malati. Nessuno in un paese civile deve morire di sete!”: questa la posizione espressa dal sen. Simone Pillon della Lega, sul caso della morte tragica del francese Vincent Lambert.

@barbadilloit

Liam Brady

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Visualizzazioni: 0
Tags: Barbadillobarbadiloboninocappatofrancamortevincent lambert

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Comments 13

  1. Werner says:
    6 anni ago

    Non ho seguito in maniera approfondita il Caso Lambert, ma se é vero che é stato fatto morire senza il suo consenso e dei suoi familiari, é “omicidio di Stato”, che é assolutamente grave. Nessuna persona umana vuole sterminare disabili o malati terminali con l’eutanasia perché ritenuti un “costo sociale”, ma l’argomento eutanasia va affrontato seriamente e senza pregiudiziali ideologiche – come fanno i radicali da un parte, e i cattolici dall’altra – stabilendo molti paletti affinché diventi legge dello Stato.

  2. Guidobono says:
    6 anni ago

    Quali sono le fonti di Pillon? A me non pare verosimile, assolutamente… Viva l’eutanasia ed il suicidio volontario assistito, istituti di civiltà!!!

  3. Werner says:
    6 anni ago

    Non commettiamo lo stesso errore di 41 anni fa con la 194, che rappresenta una legge fortemente ideologica di radicali e comunisti, vergognosamente fatta da un governo monocolore DC (per non perdere l’appoggio esterno del PCI). Facciamo prevalere l’etica e il buonsenso.

  4. Guidobono says:
    6 anni ago

    La 194 è legge di civiltà. I figli della violenza, o non desiderati o, peggio, con malformazioni gravi, è meglio che non nascano. L’aborto è un trauma per la donna. Dovrebbe essere ridotto al minimo. Ma non favoriamo l’aborto clandestino in nome dell’ipocrisia o di credenze religiose individuali che nessuno attacca. L’etica ed il buon senso dicono sì all’aborto e sì all’eutanasia, no agli uteri in affitto o alle adozioni gay.

  5. Werner says:
    6 anni ago

    @Guidobono
    La piaga degli aborti clandestini esiste ancora nonostante la 194, che da questo punto di vista ha fallito. La verità è che questa “legge di civiltà” voluta da radicali, comunisti (che tu odi) e sinistre varie, è stata introdotta per ridurre la natalità, e questo obiettivo invece l’ha raggiunto ampiamente, purtroppo. Nessuno è obbligato a fare figli, ma chi non ne vuole, o usa i contraccettivi o si astiene dai rapporti sessuali: tro***re senza precauzioni, concepire un figlio non voluto e poi sopprimerlo, è troppo facile, ma anche criminale e irresponsabile. E siccome questa cosa l’hanno fatta in moltissimi – tra cui coppie regolarmente coniugate – si è usato l’aborto come fosse un contraccettivo, e da 40 anni a questa parte si fanno in media meno di 2,1 figli. E’ un po’ come se si legalizzasse la droga, fa aumentare il numero di tossicodipendenti, non il contrario. Sul NO a uteri in affitto e adozioni gay, mi trovi perfettamente in sintonia, e parzialmente sull’eutanasia. Se l’eutanasia va introdotta nel nostro ordinamento che lo si faccia ponendo alcuni paletti: divieto ai minorenni, scelta consapevole e volontaria del paziente o dei familiari in casi gravissimi, come malattie terminali, stato vegetativo o coma irreversibile. Faccio un esempio, il Caso Welby, in cui una legge sull’eutanasia ci voleva ed andava applicata, visto che lo stesso Welby chiedeva di staccare la spina. Ma non si può invece applicare nei casi di depressione, che invece vanno aiutati e affrontati con le giuste terapie.

  6. Antonio says:
    6 anni ago

    Meglio l’estinzione che mettere al mondo dei figli per utilizzarli nei campi o per sfoddisfare i propri sogni di piccolo borghese. In una società come la nostra, senza una gerarchia né un sano inquadramento, è meglio non nascere.
    DC non è certo sinonimo di destra. Ma, in fondo, il MSI non era altro che una copia della DC più il carrozzone di ballerine e cabarettisti da due soldi del bagaglino.

  7. Nasica says:
    6 anni ago

    Oggi per chi crede non resta che seguire l’esempio di Mishima e di Venner. E penso che il “folle gesto” lo avrebbe compiuto anche Evola, fosse stato meno relativista e più convinto delle sue idee.

  8. Guidobono says:
    6 anni ago

    La 194 non è stata in trodotta per ridurre la natalità!Siamo seri!

  9. Fernando says:
    6 anni ago

    Merzagora,Pella,Fanfani non erano Piccoli,Donat catten, Zaccagnini,siamo seri,non parliamo per sentito dire.IL MSI paragonarlo alla DC, è un’eresia sudamericana..

  10. Antonio says:
    6 anni ago

    Al sud era appoggiato dai latifondisti e dagli sbruffoni, al centro e al nord dai figli di papà. Ovviamente con le solite eccezioni.

  11. Guidobono says:
    6 anni ago

    I latifondisti al sud sono finiti da quasi 70 anni! E sarebbero finiti comunque, come la vecchia Scuola Media, perchè Mussolini aveva deciso la riforma agraria…

  12. Fernando says:
    6 anni ago

    L’eccezioni erano i figli di papà e spioni,la stragrande maggioranza,la moltitudine erano persone con la morte nel cuore,e con furore di rivalsa..

  13. Guidobono says:
    6 anni ago

    Fernando. Verissimo.

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