Il teatro come spazio libero per rinnovare la memoria del sacrificio di un patriota come Francesco Cecchin. L’iniziativa è in programma a Roma e Barbadillo.it ne dà notizia invitando i suoi lettori romani a sostenere l’evento e a partecipare: il ricordo è un mito fondante per chi ha scelto di non arrendersi al pensiero unico ***
Una sera di giugno del 1979 la vita di Francesco Cecchin si è interrotta bruscamente: un gruppo di avversari politici ha infatti dato sfogo al suo odio aggredendo quel giovane sorridente e ribelle, picchiandolo selvaggiamente e gettandolo, inerte, da un muretto alto qualche metro. Dallo schianto del suo corpo sull’asfalto di quel cortile nei pressi di Piazza Vescovio, sono passati quarant’anni.
Un anniversario estremamente significativo, che un gruppo di ragazzi e ragazze, spinti esclusivamente dalla volontà di ricordare, ha deciso di celebrare con uno spettacolo teatrale alla realizzazione del quale, come spiegano gli organizzatori, “hanno collaborato diverse persone, ognuno secondo le proprie attitudini, capacità e sensibilità”.
L’idea, aggiungono, è quella di portare in scena la “giovinezza di un ragazzo di 17 anni che ha scelto la strada della militanza politica in un periodo terribile e sanguinoso come gli Anni di Piombo, consapevole del fatto che quella scelta avrebbe anche potuto costargli la vita”.
“Sera di giugno” (questo il titolo dello spettacolo) è un testo recitato da attori non professionisti e sottolineato da brani musicali eseguiti dal vivo, che si propone, concludono gli organizzatori, di “fare memoria attraverso il ricordo e la riflessione. E anche attraverso il sorriso. Di Francesco e di chi lo ha nel cuore”.
L’appuntamento è per le ore 21 di LUNEDI’ 17 GIUGNO presso l’Auditorium Due Pini (Via Riccardo Zandonai 4, Roma).
Per informazioni e contatti: seradigiugno@email.it