Il vecchio leone ruggisce per Radio Radicale. Jean Marie Le Pen, padre della destra radicale francese che alza la voce per difendere il futuro dell’emittente radiofonica italiana.
Le Pen padre, grande amico di Marco Pannella, ha dichiarato proprio ai microfoni di Radio Radicale: “Io sono un vero democratico e credo più precisamente che il confronto delle idee, dei partiti e di tutte le strutture che permettono questo confronto il più spesso possibile siano auspicabili, voilà! Non credo né al confinamento né all’esclusione”.
E quindi ha aggiunto: “Abbiamo delle radici comuni con Pannella, facciamo parte della stessa comunità di idee, una comunità di pensiero e sentimenti. Credo che si debba in effetti salvare il pensiero di Marco e difendere le idee che erano le sue, perché fanno parte delle sfumature del pensiero europeo; dunque vanno salvaguardate. Penso al grande Marco, al merito della durata delle sue battaglie politiche e sono inorridito dall’idea che (Radio Radicale,ndr) possa sparire”.
Il Grande Marco? E poi quali sarebbero le radici comuni di Le Pen e Pannella, il primo identitario e nazionalista, il secondo immigrazionista e globalista? Che i ricordi Le Pen senior come Pannella è un liberista in economia, per cui sicuramente su questo c’è convergenza.
Werner, Pannella intervenne, per primo tra gli avversari in assoluto, a un congresso del Msi. Le battaglie di diritto e civili dei radicali non possono essere dimenticate a destra.
@Libero
Le battaglie dei Radicali sono totalmente in contrasto con i valori della destra.
Non sono d’accordo per niente. Perché mentre la sinistra furoreggiava, Pannella e i radicali si battevano per i diritti (anche) dei “nostri”. E che ci sia stata una diversità sostanziale tra lui e la Bonino è sicuro ma ciò non vuol dire che va tutto buttato nel cesso.
Ps: senza polemica, eviterei toni così granitici. Sia sul concetto di destra che di “valori”.