• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
domenica 17 Gennaio 2021
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Cultura

Cultura. Guillaume Faye pensatore archeofuturista a difesa dell’Europa millenaria

by Boulevard Voltaire
14 Marzo 2019
in Cultura
0
Guillaume Faye
Guillaume Faye

Il 7 marzo è morto un pensatore francese sconosciuto al grande pubblico: Guillaume Faye. Non aveva 70 anni. Sarà sepolto il 13 marzo nella regione “poitevine”. Senza dubbio sarà classificato (i francesi devono assolutamente mettere un’etichetta su tutto e tutti) negli anni a venire nella categoria degli scrittori maledetti, geniale ma maledetto.

Era una meteora, che bruciava la sua vita con mille fuochi. Una meteora è un corpo celeste che non tocca mai la terra e scompare man mano che si consuma.

Venendo dalla grande borghesia, ha rapidamente respinto gli “ideali conformisti e materialisti”, come lui stesso ha detto. Da quel momento in poi, la sua vita sarà costantemente assediata da gelosie e ingiunzioni per tornare ai ranghi; “Le brave persone non amano che noi seguiamo un’altra strada,” ha cantato Georges Brassens. Va detto che Guillaume Faye non ha risparmiato nulla ai borghesi e ai censori; aveva il senso innato della provocazione; l’aveva reclamato durante la sua ultima apparizione televisiva: “Mi rimproveri di provocarmi, ma sono qui per provocare”; Guillaume Faye era un messaggero di forze divine la cui missione era di risvegliare le menti europee ammorbidite da anni di pentimento imposto; aveva creato un termine per definire questa rassegnazione: “etnomochismo”.

Era un oratore brillante e appassionato, il cui discorso spesso improvvisato è stato caratterizzato da brillanti sprazzi di luce che ha rivelato contemporaneamente al pubblico e di cui si è meravigliato. Questa capacità di reinventare il mondo in qualsiasi momento, adattarsi ai suoi rischi e adattarsi armoniosamente al suo moto perpetuo è una delle qualità dei grandi personaggi della cultura celtica che Jean Markale aveva inquadrato così bene nei i contorni. Guillaume Faye è nato ad Angoulême, nella regione della Charente, paese di Santons e Petrocores.

Non era diverso con la scrittura dei suoi libri; la sua mente stava seguendo da vicino l’evoluzione della situazione e stava reagendo come un generale su un campo di battaglia che controlla tutti i parametri minuto per minuto e prende decisioni che la maggior parte dei suoi subordinati non capisce. I suoi lettori sono stati spesso colti alla sprovvista da ciò che credevano essere giravolte; non era così; Guillaume Faye andò all’assalto esattamente dove le difese si indebolivano e necessitavano di rinforzo.

Guillaume Faye ha sempre combattuto per un rinascimento europeo, per la cultura, il genio e il patrimonio europei pazientemente forgiati durante i millenni; la sua lotta non era legata alle contingenze nazionali, ma alla perennità dell’Europa, i cui popoli costituivano le varie sfaccettature di un substrato comune. Aveva ripreso, per portare a termine questa missione, la massima di La Rochefoucauld: “Fai quello che devi, arriva dove puoi”.

Come tutti gli uomini rari, Guillaume era un uomo semplice, completamente privo di vanità, non si prendeva mai sul serio – il suo senso dell’umorismo e le sue battute erano diventate leggendarie – ma difendeva con convinzione e persuasione le sue convinzioni che non potremmo condividere completamente.

Guillaume Faye non si definiva un intellettuale o un filosofo, era il portatore, il messaggero, modesto ma talentuoso, di una causa che aveva a cuore a difendere; non era più un “ribelle”, una qualificazione spesso sostenuta – senza grande pericolo – da velleitari pensatori. Preferirebbe essere definito un conservatore-rivoluzionario il cui altro termine ha coniato: il concetto di “archeofuturismo” potrebbe rappresentarne la singolarità.

Rimarrà per i suoi amici il compagno generoso e gioviale che hanno cercato di preservare, nel miglior modo possibile, il fragile ma fiammeggiante destino.

@barbadilloit

Boulevard Voltaire

Boulevard Voltaire

Boulevard Voltaire su Barbadillo.it

Tags: archeofuturismoBarbadillofranciaguillaume fayeideenuova destrapolitica

Related Posts

La Forza della Poesia. Pär Lagerkvist e l’elogio del vento tra tenerezza e oblio

La Forza della Poesia. Pär Lagerkvist e l’elogio del vento tra tenerezza e oblio

17 Gennaio 2021
La lettera. Hiiro Onoda eroe del Bushido

Hiroo Onoda e Mr Stevens, l’eroismo di chi adempie al proprio destino

16 Gennaio 2021

L’europeismo di Drieu tra filosofia, letteratura e politica

Il “Socialismo fascista” di Drieu tra contaminazioni e nichilismo

Der Arbeiter 4.0. L’Italia e la riscoperta della “funzione sociale” della proprietà

Riviste. “Il Guastatore” e il futuro dell’Africa

Da Fiume alla rivoluzione antisnob, Mario Carli l’ardito “dimenticato”

Identitaria. Fenomenologia dei non conformisti tra Drieu Pound e comunitarismo

La Forza della Poesia. Dino Campana, i Canti Orfici e l’amore per Sibilla Aleramo

Più letti

  • L’intervista.  Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    L’intervista. Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Addio a Le Pen in Europa e a stop al progetto Sud, la Lega si ricolloca?

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Alain de Benoist: “Elezioni Usa: non c’è stata nessuna onda democratica pro Biden”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Destre. (di M. Veneziani). Meloni vola ma le manca classe dirigente

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Usa. Tarchi: “In un colpo solo eliminato Trump e legittimati gli avversari”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

La Forza della Poesia. Pär Lagerkvist e l’elogio del vento tra tenerezza e oblio

La Forza della Poesia. Pär Lagerkvist e l’elogio del vento tra tenerezza e oblio

17 Gennaio 2021
Il punto. A destra torna d’attualità la partecipazione dei lavoratori

Segnalibro. La partecipazione dal Corporativismo alla costituzione e al dibattito nell’Ue

17 Gennaio 2021
Le “anime belle del centrodestra” e la sfida (possibile) di un governo conservatore o di unità nazionale

Le “anime belle del centrodestra” e la sfida (possibile) di un governo conservatore o di unità nazionale

17 Gennaio 2021

Ultimi commenti

  • sandro su L’europeismo di Drieu tra filosofia, letteratura e politica
  • Guidobono su Giornale di Bordo. Il Covid e l’uomo occidentale che ha dimenticato lo stoicismo
  • Guidobono su Segnalibro. Gabriele d’Annunzio il vate, l'”uomo d’arme”, lo scrittore
  • Guidobono su Citofonare “sovranisti governisti”
  • Guidobono su Marco Tarchi: “Il sovranismo senza una impostazione populista avrà un futuro incerto”
  • Valter Ameglio su Der Arbeiter 4.0. L’Italia e la riscoperta della “funzione sociale” della proprietà
  • Guidobono su Giornale di Bordo. Ma Trump non è Churchill. E nemmeno Mussolini

with by Alessandro Mignogna

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più