“Donne e guerra” è il filo conduttore della stagione 2019 al Teatro Greco di Siracusa dal 9 maggio al 6 luglio. Al femminile plurale appartiene il lessico delle tre nuove produzioni della Fondazione Inda. Di Euripide le due tragedie: “Elena”, che ritorna per la seconda volta in cartellone dal 1978, e “Le Troiane”, per la quarta volta in scena dopo gli allestimenti del 1952, 1974 e 2006. Per la commedia si punta su “Lisistrata” di Aristofane, rappresentata l’ultima volta nel 2010. La Fondazione Inda, archiviato il periodo, del commissariamento- in cui l’Istituto è stato risanato e rilanciato grazie al lavoro di Pierfrancesco Pinelli e del direttore artistico Roberto Andò – continua la sua tradizione con la sfida di proporre i testi antichi con gli occhi della contemporaneità, puntando sulla qualità degli spettacoli e su nomi di punta nel teatro italiano e internazionale. Il Sovrintendente Antonio Calbi, che ha lasciato la direzione del Teatro di Roma – Teatro Nazionale, spiega così le scelte artistiche: “La 55ma Stagione di Spettacoli Classici al Teatro Greco vuole rappresentare un ulteriore rilancio del progetto che fa di Siracusa una Città-Teatro come poche al mondo, con l’obiettivo, nel tempo, di farne un riferimento internazionale del Teatro Antico al Tempo del Presente.
E’ una Stagione fortemente al femminile e avrà il suo filo conduttore nella maschera di dolore delle donne e nell’essere loro stesse vittime della guerra ma anche protagoniste attive dell’opposizione a ogni conflitto. A dirigere le tre produzioni sono stati invitati una regista donna e due registi maschi, tutti alla loro prima esperienza a Siracusa: si tratta di registi di formazione, provenienze, generi e estetiche diverse, per garantire agli spettatori una visione plurale delle tendenze e delle realtà artistiche di oggi”. Gli fa eco Mariarita Sgarlata, consigliere delegato della Fondazione Inda “Una proposta di spettacoli mirata a garantire all’INDA una consistenza culturale ed una qualità che supporta la reputazione di Siracusa, della Regione e del Paese. Il dramma antico lancia una sfida etica, sociale ed intellettuale, offrendo alla contemporaneità una chiave per comprendere se stessa attraverso le suggestioni di un linguaggio e di temi elaborati per inoltrarsi profondamente e universalmente nella natura umana. Non a caso tutte e tre le opere sono impregnate di un forte antimilitarismo e mettono al centro immense personalità femminili le cui voci, attraverso le pareti del tempo, arrivano forti e chiare fino a noi per gridare che le donne sono le prime vittime di ogni conflitto, che ogni guerra si fa sempre per un’illusione, e che ogni sforzo è lecito per il conseguimento della pace”. La regia di Elena è affidata a Davide Livermore, reduce dal grande successo ottenuto al Teatro alla Scala di Milano con Attila di Giuseppe Verdi. A dirigere Le Troiane sarà Muriel Mayette, prima donna a dirigere la Comédie Française mentre a firmare il progetto scenico dell’opera è l’architetto Stefano Boeri. La commedia Lisistrata vedrà protagonista Tullio Solenghi, che ne curerà la regia e sarà anche in scena. I tre registi degli spettacoli sono arrivati in città nei giorni scorsi per chiudere i cast, a capeggiare i quali sono state chiamate tre prime donne del nostro teatro migliore, già amate dal pubblico del Teatro Greco e che ricopriranno i ruoli di Elena, Ecuba e Lisistrata. Per la campagna di comunicazione quest’anno sono stati scelti due artisti: l’immagine generale è affidata al dipinto Elena dell’artista Umberto Passeretti, pittore contemporaneo che si è formato all’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts e che dal 1985 dialoga con la classicità romana e più in generale con la memoria dell’antico. Per le tre produzioni della stagione – Le Troiane, Elena, Lisistrata – sono stati scelti tre scatti dell’artista fotografo Matteo Basilè.
La stagione sarà arricchita da un palinsesto articolato in ulteriori proposte di spettacoli, eventi speciali, musica, danza, incontri ed esposizioni. Due gli eventi annunciati: la lettura di “La Sirena” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa con Luca Zingaretti il primo luglio e il 25 luglio il concerto di Ludovico Einaudi. Un calendario importante, quello del 2019, che ha l’ambizione di fare di Siracusa il luogo di incontro delle arti, con il teatro a giocare il ruolo fondamentale.
Noto che anche con il centrodestra al potere, l’andazzo di storpiare i classici ad uso e consumo delle sinistre assortite non cambia…..proprio un classico