Fino al 3 febbraio Padova ospiterà una serie di eventi che, con il nome collettivo scelto, Praga è sola, riprende il titolo di un celebre editorale del Manifesto che commentava la tragica situazione della capitale della Cecoslovacchia dopo l’invasione sovietica nell’agosto 1968.
Il ciclo di eventi sarà aperto da una Giornata di studio tra esperti di storia, letteratura e cinema, che si terrà simbolicamente il 16 gennaio, a esattamente cinquant’anni dal giorno in cui Jan Palach si diede fuoco in Piazza San Venceslao.
L’insieme delle iniziative vuole richiamare l’attenzione su quella stagione di grande creatività artistica e politica che ha caratterizzato la cultura ceca tra il 1963 e il 1969 (basti pensare agli scrittori Milan Kundera e Bohumil Hrabal o ai cineasti della Nová vlna, a partire da Miloš Forman). Esperienza di cui, in un certo senso, la rivolta popolare seguita all’invasione rappresenta un’ultima disperata tappa, consumata poi dal lento scorrere verso una “normalizzazione” sempre più burocratizzata, contro la quale Jan Palach solleverà la sua ultima e disperata protesta.
Si tratta di un episodio che ha lasciato ferite profonde anche nell’immaginario italiano, come dimostrano tanto la celebre canzone di Francesco Guccini quanto l’appassionato testo Praga: una atroce libertà di Pier Paolo Pasolini.
Il progetto nasce da un’idea di Stefano Baldussi ed è realizzato dal Comune di Padova-Assessorato alla Cultura con il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’Università di Padova e dal CRAF di Spilimbergo.
Programma Eventi
Oggi 16 gennaio, ore 15.30-19.30
Sala Livio Paladin di Palazzo Moroni
Giornata di studi
Saluti istituzionali:
Andrea Colasio (Assessore alla Cultura del Comune di Padova), Annalisa Oboe (Prorettrice dell’Università di Padova), Anna Bettoni (Direttrice del Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari-DiSLL-Università di Padova), Simona Calboli (Centro ceco di Milano)
Interventi di:
MICHAL STEHLÍK (Università Carlo IV di Praga): La Primavera di Praga e Jan Palach
ALESSANDRO CATALANO (Università di Padova): La cultura ceca di fronte ai carri armati
DALIBORDOBIÁŠ (Istituto per la letteratura ceca): La letteratura ceca degli anni Sessanta
FRANCESCOPITASSIO (Università di Udine): Martiri, invitati e varie primavere. Il cinema ceco e slovacco alla prova degli anni Sessanta
Proiezione del cortometraggio Jan 69di Stanislav Milota (7:41)
Proiezione del cortometraggio Oratorium pro Prahudi Jan Němec (26:00)
Giovedì 17 gennaio, ore 16.00 – 18.00
Aula C, Palazzo Maldura
Jonas Fink. Una vita sospesa
Incontro con Vittorio Giardino
Il fumettista è l’autore della saga di Jonas Fink, sfortunato personaggio immaginario che ha vissuto sulla sua pelle le dure esperienze degli anni Cinquanta e Sessanta in Cecoslovacchia.
Dal 18 gennaio al 3 febbraio
Galleria Cavour
MOSTRA
1918/1968, Praga 1968 (Carlo Leidi e Alfonso Modonesi)
Manifesti della Novà vlna, Jan Palach
Inaugurazione: giovedì 17 gennaio, ore 16.00-18.00
Nelle vetrine che accompagnano i percorsi espositivi saranno presentati materiali d’epoca che spaziano dalle prime edizioni dei più celebri romanzi cechi degli anni Sessanta, fino ai periodici cechi e italiani che così ampio spazio hanno dedicato a queste vicende.
La mostra è accompagnata da una Rassegna Cinematografica presso la Sala del Fronte del Porto Filmclub (inizio ore 18.30, biglietto unico € 4,00).
Mercoledì 23 gennaio Le allodole sul filo (JiříMenzel – tratto da Bohumil Hrabal); Giovedì 24 gennaio Lo scherzo (Jaromíl Jireš – tratto da Milan Kundera); Mercoledì 30 gennaio Il bruciacadaveri (Juraj Herz – tratto da Ladislav Fuks)
Martedì 29 gennaio, ore 18.30
Il mondo che non vedo-Via Beato Pellegrino 37
La primavera è arrivata. Jaro je tady (1968-1989)
Presentazione volume di Ludvìkl Vaculìk
A cura di Stefania Mella e Michaela Sebokova Vannini
Informazioni
Ingresso libero a tutti gli eventi; biglietto unico € 4,00 per le proiezioni cinematografiche alla Sala del Fronte del Porto Filmclub