A me hanno insegnato che il calcio è bello proprio perché ognuno può dire la sua, per quanto strampalata, folle o precisa che sia. E lo può fare lecitamente, cioé senza dover dimostrare di aver compiuto cicli di studio particolari o d’aver conseguito onerose specializzazioni e prestigiosi master.
Il fascino nazionalpopolare del pallone sta proprio nella “dialettica”. Magari in quella muscolare, come la descriveva Gianni Brera. Sicuramente quella verbale che da settant’anni anima i raffinati simposi dei Bar Sport.
Adesso, però, c’è un signore che vorrebbe blastare (o tempora, o mores!) i sessanta milioni di commissari tecnici che popolano il nostro amato Paese.
Aleksandar Kolarov, stufo delle critiche, ha detto che i tifosi della Roma non capiscono niente di pallone e che se si ha la consapevolezza di non essere all’altezza di comprendere tecnicamente e tatticamente una partita allora è meglio tacere.
Praticamente, ci spiega il dottor Kolarov, se non hai fatto il corso a Coverciano non puoi parlare. Evidentemente sogna un dibattito tecnocratico sul calcio. Solo chi ne capisce può, garbatamente e senza disturbare troppo il manovratore, far notare qualche appunto. Basta col Bar Sport, il dopopartita solo al Grand Hotel nel salone Luigi XIV, subito dopo il convegno sulle disfunzioni dell’apparato gastrodigerente. Spiegategli che, nonostante i sei milioni che incassa all’anno non ha con loro guadagnato la scienza infusa, sussurrategli – con molto tatto, per carità – che non è un luminare, che non è Burioni.
E ditegli che, se non fosse per quelle migliaia di persone che di calcio parlano a ogni ora del giorno e della notte, forse lui giocherebbe a rimborso spese tra un turno domenicale e l’altro e quei sei milioni li sognerebbe, appunto, al Bar Sport. Come il grande Lino Banfi sperando che da un momento all’altro spunti il muto Parola a suggerirgli, da completo ignorante di football, un’improbabile vittoria del Catania.
Mutatis mutandis Gattuso a Salvini
Pienamente a ragione( anche perchè Salvini neanche paga il biglietto)
Ma se il calcio lo giocano anche a 11 anni! A parte la condizione fisica e l’attitudine tecnico-tattica nei diversi ruoli in campo, che cosa mai c’è da capire di così complesso, quasi iniziatico?
Il divertente è , finalmente, sentire qualcuno che alla solita conferenza stampa, banale e con domande sciocche, dà risposte spiazzanti.Il prima ed il dopo delle partite sono quanto di più noioso ed ipocrita possa esistere
Ce ne vorrebbero di più di persone come Gattuso e Kolarov
Kolarov, un altro che se la tira essendo un nessuno… che campa sui gonzi che guardano le partite e comprano ciarpame…