Viviamo nella società del controllo. Nulla sfugge. Ogni ricerca è targettizzata e profilata. Ogni spostamento, geolocalizzato. Ogni post, ogni frase, sono poste al vaglio di una qualche censura, diretta od invocata.
Ogni spesa è scansionata e registrata per finalità commerciali o fiscali. La fattura elettronica diviene realtà. I numeri di telefono, le mail, gli account. Tutto ciò che è personale è oggi controllato. Quasi sempre, a meno di sane paranoie, con l’attivo consenso degli utenti.
Il controllo sociale è ai massimi livelli storici. Tutto è pubblico. Tutto è sotto il controllo incrociato dell’invidia e dell’ammirazione degli altri. Nulla è nascosto. Nessuna diserzione è ammessa: serve il codice fiscale per comprare le sigarette, l’impronta digitale per accedere al proprio palmare. La tassazione e l’ordine precostituito non lasciano spazio all’indolenza: una multa non pagata può diventare un incubo, una disattenzione burocratica può segnare l’inizio di un fallimento.
L’uomo occidentale che si è trasferito nella società virtuale è nulla, (non) vive nel nulla, di nulla. La Matrix del film. E poi c’è Desiree. Ci sono le mille Desiree. Ci sono i quartieri ghetto. C’è la fuga. Il tapparsi gli occhi di fronte al caos che cresce. Di fronte al deserto che avanza. Da una parte la distopia dell’iper controllo, dall’altra l’abbandono, l’irresponsabilità, l’anarchia senza cuore, spazi dove il male si nutre dell’iper razionalità di cui noi, prodotti della tecnica, ci facciamo finti beati.
I finti beati. Finti beati dell’odio verso ogni tradizione. Complici di un incubo dove è vietato portare una rosa per distinguere il bene dal male; dove giustizia e legge devono coincidere prima del buon senso, prima del sacro, prima dell’umano. Altrimenti si rischia di respirare, di voler staccare la spina, di voler uscire dalla prigione tecnocratica, e ripulire lo sporco che la nostra indifferenza ed arroganza ha sepolto sotto il tappeto del finto umanitarismo; si rischia di voler ripristinare la propria sovranità individuale (che significa libertà nella responsabilità), di Padri, di Italiani ed Europei.
Ruspa dice giustamente Salvini. Luce, anche, si aggiunga. Per Desiree. Per Pamela.