La verità sulla morte di Stefano Cucchi inizia a venire fuori nel processo in corso a Roma.
“Di Bernardo si voltò e colpì Cucchi con uno schiaffo violento in pieno volto. Allora D’Alessandro diede un forte calcio a Cucchi con la punta del piede all’altezza dell’ano. Nel frattempo io mi ero alzato e avevo detto: ‘Basta, finitela, che cazzo fate, non vi permettete’. Ma Di Bernardo proseguì nell’azione spingendo con violenza Cucchi e provocandone una caduta in terra sul bacino, poi sbattè anche la testa. Fu un’azione combinata”. Queste sono le dichiarazioni messe verbale da Francesco Tedesco, il 18 luglio scorso. Secondo la ricostruzione del carabiniere, imputato con altri quattro colleghi nel processo nato dall’inchiesta bis sulla morte del giovane, il pestaggio di Stefano Cucchi nella compagnia dei carabinieri Casilina, avvenne durante una dura lite tra lui e due militari.