Davide Rondoni è un mio amico fraterno. Lo è da molti anni. Insieme abbiamo condiviso momenti belli e momenti brutti. È un uomo libero, coraggioso, vero. Ora lo stanno mettendo in croce per l’abbraccio con Matteo Salvini.
Io e Davide abbiamo spesso idee diverse – e, come molti sanno, tutto sono fuorché salviniano. Eppure no, non ho paura di quell’abbraccio. Quell’abbraccio non è un tradimento. Anzi, che Salvini abbracci un poeta mi fa capire che quest’uomo, comunque la si pensi, sta giocando una partita che non è solo politica, ma sentimentale.
Piuttosto: con quale abbraccio noialtri stiamo rispondendo? Quale altro politico oggi in Italia sente di dover abbracciare un poeta?