• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
sabato 21 Maggio 2022
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Cultura

Cultura (di P. Isotta). Benevento “laurea” Gigi D’Alessio e scorda la (grande) musica napoletana

by Paolo Isotta*
3 Settembre 2018
in Cultura
0

Il Conservatorio di Musica di Benevento s’intitola a Nicola Sala.  Nato nel 1713 e morto nel 1801, è il più importante sannita fra i grandi della Scuola Napoletana, che di autentici napoletani conta solo  Porpora, e di quasi napoletani Jommelli e Cimarosa, aversani, e  Durante, di Frattamaggiore; mentre due vertici, Leo e Paisiello, sono salentini. Oggi Sala è noto agli specialisti, perché le sue dotte composizioni sono uscite dal repertorio; gli si deve un bellissimo Stabat mater. Ma nel Settecento e nell’Ottocento Sala, allievo di Leonardo Leo, che con Alessandro e Domenico Scarlatti è il più importante contrappuntista del Settecento, secondo solo a Bach, godeva di grandissima fama quale didatta di contrappunto;  i trattati di contrappunto, come allora si chiamavano, erano in fatto trattati sulla stessa arte della composizione. I suoi tre volumi pubblicati nel 1794 sotto il titolo di Regole del contrappunto pratico erano considerati nella prima metà dell’Ottocento il miglior trattato di composizione, superiore allo stesso Gradus ad Parnassum di Johann Joseph Fux, il cesareo Maestro di Cappella, pubblicato nel 1725.  Verdi, ch’ebbe quale solo insegnante di composizione l’altamurano Vincenzo Lavigna, severissimo contrappuntista uscito dal napoletano Conservatorio di Santa Maria di Loreto, si formò su Sala oltre che su Scarlatti e Leo.

  La premessa è necessaria a meglio comprendere quanto segue.  Mi si segnala che il Conservatorio di Musica di Benevento conferirà la laurea honoris causa al “cantante” Gigi D’Alessio “per aver portato la canzone napoletana nel mondo”. Io sono un insegnante di Conservatorio dimissionario dal 1994 perché il decadimento della paidèia musicale mi aveva disgustato; non posso dare le dimissioni due volte; se fossi insegnante a Benevento, nel nome di Sala mi dimetterei.

  Il direttore del Conservatorio di Benevento, fautore del provvedimento di nomina, forse sa chi sono Bach e Beethoven; di certo non sa che cos’è la canzone napoletana. La canzone napoletana (su di essa si legga, da ultimo, il meraviglioso libro La canzone napolitana di Roberto De Simone, Einaudi, 2017) ha una storia ottocentesca quanto a compositori: fra i quali sommi come Donizetti, Mercadante e Tosti; storia   che continua nel Novecento con autori meno paludati ma sovente geniali. Sotto il profilo degli interpreti, tocca il vertice con Enrico Caruso, ch’è stato il più grande cantante di tutti i tempi; gli si affiancano dei ragazzini come Beniamino Gigli, Tito Schipa, Mario Del Monaco. Fuor del canto classico, grandissimi interpreti, dei quali il mio preferito è il raffinatissimo Gennaro Pasquariello, da Sergio Bruni a Mario Abbate ad Aurelio Fierro allo stesso Nino Taranto, l’hanno ancora onorata; la macchia sono le canzoni napoletane cantate da Pavarotti, pessime nella dizione e anche nello stile. Un caso a sé è quello di un certo Pino Daniele, oggi divinizzato: stona, e soprattutto adatta i suoi brutti testi a “musica”, per così dire, preesistente, sui schemi fissi, onde la prosodia è affatto tradita, e la nostra lingua diventa una parodia del brooklinese con accenti sbagliati. Costui, considerato espressione della Cultura, mi fa orrore più di ogni altro.  Non parlo dei varî Bennato, Montecorvino, etc, che appartengono alla stessa genìa.

Poi vi sono i “neomelodici” che si esibiscono alle feste e ai matrimonî degli ambienti di camorra; la sensibilità estetica, se non quella sociale, dei due cantanti che nomino alla fine di questa nota è la stessa di quella di costoro.

Credevo, dunque, che la canzone napoletana fosse stata “portata nel mondo” da Caruso, Gigli, Schipa, Del Monaco e Pasquariello; apprendo che l’ha portata questo D’Alessio. A me pare che la distanza intercorrente fra Caruso e lui sia la stessa che passa tra Omero e quei dentisti o avvocati (spesso dai capelli tinti) che per egolatria pubblicano a proprie spese “poesie” (senza metro né rima, ovviamente) e le mettono nella sala d’attesa del loro studio. Ma D’Alessio, mi dicono, è popolare, richiesto, pagatissimo.

Visto che a Napoli  c’è il più antico Conservatorio del mondo, suggerisco al suo direttore: invece che nominare Direttore Emerito il maestro Roberto De Simone, attribuisca la qualifica a Nino D’Angelo. Questi mi pare l’omologo di D’Alessio. Per la lectio magistralis ci si munirà di traduzione simultanea del casoriese all’italiano.

www.paoloisotta.it

*Da Il Fatto Quotidiano

Paolo Isotta*

Paolo Isotta*

Paolo Isotta* su Barbadillo.it

Tags: beneventoconservatoriogigi d'alessiomusicanapolinino d'angelopaolo isottaroberto de simone

Related Posts

Siracusa. La nudità monumentale di Edipo re nella regia di Robert Carsen

Siracusa. La nudità monumentale di Edipo re nella regia di Robert Carsen

20 Maggio 2022
Siracusa. Agamennone di Eschilo e Livermore: horror-glamour rosso porpora

Siracusa. Agamennone di Eschilo e Livermore: horror-glamour rosso porpora

19 Maggio 2022

Riviste. Storia in rete sull’epopea del tirannicidio

L’evoluzione-eclissi del “momento populista” vista dalla Germania

Il ricordo di Richard Benson. E alla fine Dio l’ha baciato freddo sul serio…

Arriva la rivista “Partecipazione” con focus su lavoro e geopolitica

Storie. Il Capitano Vincenzo Carlo Caggiano e una certa idea dell’Italia

Vitalia e la riscoperta della festa

Annotazioni brevi sulla marianità del mese di maggio

Più letti

  • L’intervista.  Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    L’intervista. Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Segnalibro. “Eurasia” e l’attuale ciclo politico dell’Europa

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Difesa. La memoria del cordiale in bustina (simbolo di un’Italia che non c’è più)

    33 shares
    Share 33 Tweet 0
  • Il caso. Arriva Rosiko il gioco da tavola di guerra tra i quartieri di Roma

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Addio a Le Pen in Europa e stop al progetto Sud, la Lega si ricolloca?

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

L’intervento (Mio Italia). Le multinazionali del delivery  contro le piccole imprese italiane

L’intervento (Mio Italia). Le multinazionali del delivery contro le piccole imprese italiane

20 Maggio 2022
StorieDi#Calcio. Aurelio Galli e “il pallone nella mia parrocchia”

StorieDi#Calcio. Aurelio Galli e “il pallone nella mia parrocchia”

20 Maggio 2022
Siracusa. La nudità monumentale di Edipo re nella regia di Robert Carsen

Siracusa. La nudità monumentale di Edipo re nella regia di Robert Carsen

20 Maggio 2022

Ultimi commenti

  • Guidobono su Il futuro della rappresentanza passerà (anche) dal recupero del corporativismo
  • Guidobono su Il futuro della rappresentanza passerà (anche) dal recupero del corporativismo
  • Guidobono su Il commento (di M.Veneziani). I nemici dell’Europa? Stanno a Bruxelles e Strasburgo
  • Guidobono su Le tensioni novecentesche dietro il conflitto Russia-Ucraina
  • Guidobono su Le tensioni novecentesche dietro il conflitto Russia-Ucraina
  • Guidobono su Le tensioni novecentesche dietro il conflitto Russia-Ucraina
  • Guidobono su Le tensioni novecentesche dietro il conflitto Russia-Ucraina

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più