Asia Argento avrebbe abusato di un attore minorenne e, in accordo coi suoi legali, gli avrebbe versato 380mila dollari per evitare il processo. È questa la notizia che, lanciata dal New York Times, è rimbalzata in ogni media italiano, finendo per raggiungere fino all’ultimo degli anfratti chat o bar dello Stivale.
In altri tempi, sarebbe stata notizia da ribattere in 1.200 battute e solo in caso estremissimo di buco, alla pagina degli Spettacoli. Una mattana come tante altre. È evidente che oggi, invece, merita le aperture almeno quelle dei giornali online.
Il motivo è così semplice che è noioso anche solo riproporlo qui alla pazienza del lettore. Lei s’è reinventata una carriera mettendosi alla testa del movimento di opinione #MeToo. Ha denunciato di essere stata costretta a sottomettersi ai desideri proibiti del produttore Harvey Weinstein, facendosi paladina delle donne costrette a subire avances, molestie e veri e propri abusi dai prepotenti uomini dello spettacolo.
Adesso il New York Times pubblica l’incredibile storia che la vedrebbe protagonista. La denuncia di un ex ragazzino prodigio di Hollywood di 17 anni, Jimmy Bennett, l’accordo legale che ne stronca l’immagine pubblica. I due si conobbero nel 2004, sul set di un film in cui la Argento interpretava la madre prostituta del ragazzino. Il caso al centro delle polemiche di oggi, invece, risalirebbe al 2013 quando i due avrebbero consumato un rapporto sessuale in una camera d’hotel in California. Stando a quanto, secondo il Nyt, avrebbe lamentato il giovane attore, lui sarebbe stato costretto a quell’amplesso e da ciò ne sarebbe uscito traumatizzato e con la carriera a pezzi.
Se fosse tutto confermato, l’immagine pubblica della Argento ne uscirebbe a pezzi. La grande accusatrice che mette all’indice la violenza che si sarebbe comportata in maniera non del tutto conforme a quanto, invece, va predicando. In fondo sarebbe la vecchia storia rinfacciata, da secoli, ai sacerdoti monelli: “Fate come dico, non come faccio”.
Le crollerebbe addosso l’impalcatura su cui s’è costruita la nuova immagine mediatica che ne aveva fatto, a tutt’oggi, un’icona della sinistra liberal. E, come ha twittato l’opinionista Selvaggia Lucarelli, dovrebbe saltare la sua presenza al tavolo dei giudici della prossima stagione di X Factor. Insomma, un disastro economico prima ancora che politico.