I lettori dell’Espresso stanno con Salvini. Il settimanale di Damilano ha lanciato un sondaggio online, chiedendo agli utenti la loro opinione sul caso Aquarius: dei quasi quindicimila votanti, fino all’altra mattina, più del 70% ha appoggiato la decisione del governo. Delle altre tre opzioni a disposizione, il 18% ha ritenuto che sia stata “una mostruosità fare i bulli sulla pelle dei più deboli”, e solo per il 5% “è stato un atto di propaganda che non avrà effetti concreti”.
Dopo questa iniziale sorprendente tendenza, in meno di un giorno, sull’Espresso si è registrato un drastico e innaturale cambio di marcia: il 18%, raggiungendo oltre il 51% dei clic, è diventato la prima scelta dei lettori. La prima opzione, dal 70% di ventiquattro ore fa, è precipitata a meno del 40%.
Oltre (e nonostante) gli strani algoritmi, gli editoriali di Saviano, le dichiarazioni di Giobbe Covatta e, soprattutto, il nuovo numero dell’Espresso – in edicola il 17 giugno -, dal titolo: “Uomini e no: tra il sindacalista Soumahoro e Salvini, voi da che parte state?”, con inchieste incentrate sui “conti segreti della Lega”, il malcontento del web sembra muoversi in maniera compatta, anche sulle piattaforme più ‘schierate’. E, sempre in riferimento ai lettori dell’Espresso, quel 70% diventa maggioranza (quasi) assoluta, se si prendono in considerazione i commenti dei contatti sulla pagina Facebook della rivista, che conta quasi mezzo milione di mi piace.
@barbadillo.it