“Rivolgo l’ultimo appello alle forze politiche del centrodestra perché questo delicato passaggio sulle presidenze delle Camere non si risolva in un “liberi tutti”, soprattutto per rispetto dei milioni di elettori che ci hanno votato credendo nella nostra capacità di dare all’Italia un governo concreto e coeso”.
Lo dice Giorgia Meloni chiedendo prudenza alla coalizione in cui già fervono le fibrillazioni tra la Lega e Forza Italia. “Facciamo tutti un passo indietro perché se ne possa fare insieme uno in avanti. Ricordo – spiega la Meloni – che tutti insieme abbiamo dato la disponibilità a votare un nome di Forza Italia per la presidenza di una delle due camere, segnatamente il senato, per favorire la maggiore coesione possibile anche in vista del percorso verso la costituzione del futuro governo. Questo lavoro lungo e prezioso non può essere interrotto da divergenze sui metodi o sui nomi”.
Quindi si scorcia le maniche, preparandosi a un ruolo di mediazione tra le parti: “Sono disponibile a un nuovo incontro di vertice tra i partiti del centrodestra – annuncia Giorgia Meloni – nella speranza che ci sia ancora un margine per ricomporre la coalizione. Se questo non dovesse accadere Fratelli d’Italia riunirà i suoi organi e prenderà le sue decisioni”.
Intanto i capigruppo di Fratelli d’Italia hanno chiesto un rinvio nelle votazioni per le elezioni dei presidenti di Camera e Senato. In una nota del partito si legge la proposta indirizzata da Fdi a Roberto Giachetti e Giorgio Napolitano: “I capigruppo di Fratelli d’Italia di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Fabio Rampelli, su indicazione del presidente di FdI Giorgia Meloni, hanno rivolto un appello ai presidenti di Senato e Camera, sen. Napolitano e on. Giachetti, per rimandare al pomeriggio le votazioni previste per domani mattina a Palazzo Madama e Montecitorio. Per evitare che l’elezione della seconda e terza carica dello Stato possano essere trasformate in un braccio di ferro tra posizioni inconciliabili occorre – a giudizio di Fratelli d’Italia – offrire ai partiti la possibilità di una seria riflessione e lo spazio per ogni opportuna intesa”.