Scontro aperto dentro alla Lega tra Roberto Maroni e Matteo Salvini. In una intervista al Foglio, il governatore lombardo definisce “stalinista” il segretario della Lega per il modo di gestire il partito ed enuncia – proprio sul giornale più renziano d’Italia – un elenco di dissonanze con la linea della segreteria confederale.
L’accusa di Maroni
“Io sono una persona leale. Sosterrò il segretario del mio partito. Lo sosterro’ come candidato premier. Ma da leninista, non posso sopportare di essere trattato con metodi stalinisti e di diventare un bersaglio mediatico solo perché a detta di qualcuno potrei essere un rischio”.
La replica di Salvini
Il segretario del Carroccio replica via Facebook e Twitter: “Preferisco usare il mio (e vostro) tempo per lavorare e costruire, non per litigare o rispondere agli insulti. O l’Italia riparte in fretta, e io ci credo, o sarà tardi. Le polemiche le lascio agli altri. Scusatemi, mi conoscete, sono fatto così”.