Da venerdì Istanbul è in rivolta: imponenti manifestazioni sono culminate in durissimi scontri tra partecipanti e polizia. Con tanto di lacrimogeni lanciati dal cielo. Scontri che hanno provocato ben 1000 feriti, mentre quattro persone hanno perso la vista. E il premier Erdogan ha chiesto scusa per le violenze.
PER DIFENDERE GLI ALBERI – I cortei sono scaturiti dalla proteste contro la decisione di abbattere gli alberi del parco Gezi, nel centro della città, per costruire un struttura commerciale. Gli scontri sono dunque proseguiti senza sosta fra i reparti antisommossa che hanno lanciato, secondo alcuni testimoni, anche lacrimogeni dagli elicotteri e i manifestanti. Nonostante diverse cariche della polizia, i dimostranti sono riusciti a entrare in piazza Taksim, snodo principale della Istanbul moderna. E c’è stato un fitto lancio di sassi contro i blindati della polizia, che poi ha arretrato lasciando campo libero ai manifestanti. Che hanno quindi occupato pacificamente la piazza.
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I FERITI E I SOCIAL NETWORK– I feriti sono oltre mille. Dimostranti colpiti da manganellate o accecati dai gas lacrimogeni che hanno ricoperto di una coltre irrespirabile le strade trasformate in campi di battaglia. Quattro manifestanti hanno perso la vista, secondo quanto riferisce l’Associazione dei medici turchi, dopo essere stati centrati dai candelotti lacrimogeni sparati dagli agenti mentre altri quattro sono curati per fratture al cranio . Sulla rete si sono moltiplicati numerosi messaggi di solidarietà che hanno affollato i social network, al grido di occupygezi.
(da corriere.it)