• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
mercoledì 21 Maggio 2025
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Cinema
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Cinema
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Cultura

Appennini. Se la contea degli Hobbit rivive nella Valle del Chienti

by Gian Luca Diamanti
21 Agosto 2017
in Cultura
0

viadottoCi sono luoghi d’Appennino dove futuro, presente e passato si confondono. Nella valle del Chienti ad esempio puoi camminare per antichi sentieri e traversare guadi, passando sotto i ciclopici viadotti di cemento armato della nuova Quadrilatero. Strani incroci e anche piuttosto perversi. Ma poi arrivi in un posto che si chiama Gelagna, tra Colfiorito, Muccia e Serravalle. Toponimi da romanzo fantasy e atmosfere da contea degli hobbit, con sorpresa finale dal sapore vagamente steampunk.

20170802_105127

Qui a Gelagna (Bassa) il fiume è deviato in opere idrauliche d’altri tempi, con cascatelle, invasi, raccolte che servivano a far girare le pale e gli ingranaggi dei vecchi mulini, quando i mugnai marchigiani erano benestanti e maramaldi e con un po’ di cresta sul grano facevano sempre più grana. Finché poi non arrivò la tassa sul macinato e perfino i contatori dei giri delle macine.

Ma a Gelagna i nonni del signor Fausto Barboni erano mugnai intraprendenti. All’inizio del Novecento decisero che era arrivato il tempo di saltare sul treno della modernità.
Che idea! Un mulino elettrico! Anzi un mulino che invece di molare, produce energia!

Cioè: il nonno di Fausto, come peraltro diversi altri colleghi mugnai d’Appennino, capì che con un discreto investimento in macchinari poteva entrare nel nuovo mondo dell’idroelettrico. L’acqua corrente che scende dai monti diventava…corrente elettrica. Un miracolo tra scienza e magia, neanche fosse passato di lì quel diavolaccio visionario di Nikola Tesla con i suoi lampi di genio.

Fatto sta che sulla porta del piccolo edificio accanto al molino di Gelagna, il nonno di Fausto scrisse (a caratteri liberty) “Officina Idroelettrica – Barboni Domenico e figli” e oggi (per un altro miracolo, o per un corto circuito, chissà…) tutto è tornato a funzionare come allora.

20170802_111741
20170802_112138

Ci sono una turbina con una lunga cinghia, un quadro elettrico con i contatori a lancette esteticamente ineccepibili, appuntati su una bianca lastra di marmo. Ci sono gli amperometri, gli alternatori, gli interruttori in ceramica e in bachelite, le valvole e i fili di rame che portavano la “luce” nelle case vicine e poi sempre più giù, fino a Serravalle. Perché allora i produttori delle officine idroelettriche potevano vendere direttamente alle famiglie della zona. Che qualche volta ricambiavano gli ex mugnai, quelli che facevano la cresta sul grano, fregandogli un po’ di corrente con un filo attaccato prima del contatore…

20170802_112035
20170802_112222

Dicono che ci sia un’atmosfera steampunk nel mulino-officina di Fausto a Gelagna, intendendosi per steampunk quella corrente non elettrica ma fantasyche immagina un’incursione del futuro nel passato di fine Ottocento, con il vapore e l’energia elettrica che tornano ad essere, un elemento narrativo capace di ogni progresso e meraviglia.

Ma di meraviglia qui te ne viene in mente un’altra: quasi fosse – al contrario – un’incursione del passato nel futuro. Ovvero la possibilità per le piccole comunità d’Appennino di tornare ad autoprodursi l’energia. Idroelettrica, certo. E (perché no?) eolica. E pensi che forse potrebbe essere anche questa un’altra via per ri-abitare le terre alte…

Fausto Barboni ha un bel viso e battute da marchigiano scettico e disincantato, ma conserva un bel po’ di quella “luce” che gli hanno trasmesso i suoi avi. A lui che ha la casa distrutta dal terremoto a Muccia, bisognerà pur dirglielo una volta. Invece di rispettare le strane e contraddittorie leggi attuali (liberiste/autoritarie) e reimmettere in rete la corrente prodotta dalle vecchie ma ancora efficienti macchine, torniamo a mandarla direttamente ai vicini e magari fino a Muccia, per ridare la scossa (stavolta non di terremoto) a questo territorio che dovrà pur rialzarsi!

E’ solo un sogno un po’ steampunk. Ma è con i sogni che i molini si trasformano in turbine.

P.S. Il mulino elettrico di Fausto Barboni a Gelagna esiste veramente. Visitatelo! http://www.ilmulinodigelagna.it

steampunk-1609396_960_720

@barbadilloit

Gian Luca Diamanti

Gian Luca Diamanti

Gian Luca Diamanti su Barbadillo.it

Visualizzazioni: 0
Tags: appenniniBarbadillofantasygianluca diamantihobbitval di chienti

Related Posts

Cultura. Scarabelli: “L’autobiografia spirituale di Evola, con vista sul privato del filosofo”

Oltre l’Idealismo, per approfondire il pensiero di Julius Evola

21 Maggio 2025
Aspide. Il sequel di Salgari e il romanzo di Vincenzina Ghirardi Fabiani

Aspide. Il sequel di Salgari e il romanzo di Vincenzina Ghirardi Fabiani

21 Maggio 2025

Bolzano svolta a destra: Pd ko, Corrarati è il nuovo sindaco

Giannozzo Pucci: “Il 3 maggio 1493 cominciava il colonialismo”

Segnalibro. Cultura e impeto italiano nelle trincee della prima guerra mondiale

Riscoprire Sant’Agostino al tempo di Papa Leone XIV

La filosofia della fotografia secondo Massimo Donà

Come affrontare lo spaesamento del nostro tempo secondo Byung-Chul Han

Metafisica del nascosto: i racconti di Giovanna Caggegi

Più letti

  • “C’è ancora domani”, tutte le sbavature nel film di Cortellesi

    “C’è ancora domani”, tutte le sbavature nel film di Cortellesi

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La polemica. Al film della Cortellesi preferiamo l’epopea della Magnani in “Onorevole Angelina”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Salviamo il Comandante Todaro: mito e realtà di un eroe italiano (senza buonismo)

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • In “The Penitent” di Barbareschi la religione è nel mirino degli lgbt

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La vita romanzesca di Edda Ciano Mussolini tra amore, odio e perdono

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

La stanza dell’ospite. Se non è formale, la democrazia non è

La stanza dell’ospite. Se non è formale, la democrazia non è

21 Maggio 2025
Il campione Nino Benvenuti e i suoi rapporti con il Msi

Il campione Nino Benvenuti e i suoi rapporti con il Msi

21 Maggio 2025
Quanto era importante il pugilato ai tempi di Nino Benvenuti…

Quanto era importante il pugilato ai tempi di Nino Benvenuti…

21 Maggio 2025

Ultimi commenti

  • Tullio Zolia su Il campione Nino Benvenuti e i suoi rapporti con il Msi
  • Pasquale ciaccio su “Una pace difficile” di Starace, oltre l’ossimoro di una intesa giusta e duratura
  • Guidobono su “Una pace difficile” di Starace, oltre l’ossimoro di una intesa giusta e duratura
  • Guidobono su “Una pace difficile” di Starace, oltre l’ossimoro di una intesa giusta e duratura
  • Francesco su Il commento. Quello che emerge dalla visita a Roma di Carlo III
  • Guidobono su Il commento. Quello che emerge dalla visita a Roma di Carlo III
  • Guidobono su Cultura (a destra) come risorsa e identità

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Cinema
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più