Angelino Alfano è stretto in una tenaglia micidiale. Da sinistra lo stritola Matteo Renzi, che l’ha sempre mal sopportato e sminuito (quasi) fosse un Bersani qualunque; da destra lo incalza il revenant Silvio Berlusconi che ha spalancato le braccia alle pecorelle smarrite che lo abbandonarono per seguire l’ex Delfino nell’avventura di Ncd. Il Cav ha intenzione di ristrutturare Forza Italia, di (ri)farne una corazzata elettorale, confortato anche dai buoni risultati che il centrodestra ha riportato alle amministrative. E di sedersi direttamente (nel caso) al tavolo delle trattative.
Angelino Alfano sa che deve agire subito, in gioco c’è la sua sopravvivenza politica. E perciò, da ottimo postdemocristiano, si lancia in una nuova edizione dei due forni: proclama“col Pd la collaborazione è finita”, “ma continuiamo a sostenere lo stesso governo”, si replica da solo. Si dissocia da sé stesso per lanciarsi poi in un’azione di autoresponsabilità, giustificandosi su una base di distinguo a cui non sembra credere nessuno dei suoi, a cominciare dal (giustamente) dimissionario ministro ai rapporti con le Regioni Enrico Costa. Chi ci capisce qualcosa è bravo.
Angelino Alfano si lancia in un salto mortale carpiato che, facendolo rimbalzare da sinistra a destra e poi di nuovo dentro il governo, manda in bambola quei residui elettori che ancora avrebbero voluto sostenere il “suo” centro. Grandi numeri (che già non c’erano) sono da dimenticare, ormai. Fatevi un salto al bar, aprite Facebook per cinque minuti e vi accorgerete che, oltre al famoso quid, all’ex plenipotenziario Pdl manca qualsiasi piattaforma di consenso popolare su cui ipotizzare un futuro in Parlamento. Peggio di lui, nell’opinione della destra diffusa, solo Gianfranco Fini. Quegli italiani che ancora credono allo Scudo Crociato lo snobbano e “infiltrano” i consensi del Pd. Alternativa Popolare lotta per non retrocedere nell’irrilevanza extraparlamentare e Forza Italia la sta spolpando (letteralmente) dei gregari che pedalano e convincono sui territori.
Ma Angelino Alfano è un combattente e non mollerà facilmente. Sarà un autunno divertente, vedrete.
@barbadilloit