Nato a Terni 81 anni fa, il futuro comandante del 15° Stormo SAR Giampaolo Chiappini trascorre l’infanzia in Africa; rientrato in Patria frequenta l’ITIS “Benedetto Brin” del capoluogo umbro e, l’ultimo anno di scuola, partecipa ad un corso di cultura aeronautica dell’Aero Club d’Italia e, vincitore, ha l’opportunità di conseguire il brevetto di pilota di volo a vela.
In Accademia Poi, diploma e concorso a Nisida (oggi Pozzuoli, nda) dove è allievo del “Rostro”, il Corso dei “mostri sacri” che ancora oggi suscita deferenza e rispetto nell’Arma Azzurra.
“Terminata l’Accademia e con il brevetto di pilota militare, papà è destinato alla 46° Aerobrigata di Pisa, 2° Gruppo di Volo. Nel 1961 è assegnato alla Missione ONU in Congo” racconta il figlio Alessandro, livornese, ufficiale sommergibilista della Marina Militare che conserva le memorie del genitore.
L’operazione in Congo è la prima condotta dagli italiani dopo il 1945 e in un’area del mondo sconvolta da una terribile guerra civile. Ma un brutto episodio segna il reparto di Giampaolo:
Congo “In una missione presso l’aeroporto di Kindu, alcuni equipaggi italiani sono catturati e trucidati”.
E’ l’eccidio di Kindu: mercenari uccidono selvaggiamente 13 aviatori e avieri italiani, tutti commilitoni di Chiappini perché, spiega Alessandro, condividevano “l’alloggio e la vita quotidiana. In papà il ricordo di quei ragazzi non si è mai affievolito: era la prima esperienza operativa, nel corso della quale, spesso, si rientrava con qualche foro di proiettile nella fusoliera e di notte si vedevano le scie delle traccianti sfiorare il C-119 (areo in dotazione alla 46°, nda)”.
15° Nei primi anni’80, gli viene assegnato il Comando del 15° Stormo SAR con sede all’Aeroporto di Ciampino (RM) e dotato di idrovolanti Grumman ed elicotteri Sikorski HH-3F. Si occuperà di soccorso sia a terra che in mare, coprendo il Mediterraneo in collaborazione con Francia, Spagna e Grecia.
Il Soccorso Aereo e’ una pecialita’ che riflette il carattere del Comandante Chiappini.
Ricorda il figlio:
“papà è sempre stato un tipo dinamico e votato all’azione. Non si tira mai indietro. Allora
il 15° Stormo era un Repato tenuto un pò in ‘disparte’, anche perchè i concetti di Soccorso e di Protezione Civile e l’impiego del mezzo aereo dovevano ancora avere sul territorio italiano uno sviluppo pari alle altre Nazioni“.
Il terremoto del 1980 in Campania, Irpinia e Basilicata fu un banco di prova dell’impegno del Comandante, riconosciuto con il conferimento della Medaglia d’Agento al Valore Civile alla Bandiera dello Stormo”.
Ultimi anni Nel 1992, con il grado di Generale ed in posizione Ausiliaria, presta servizio per otto anni Civilavia/ENAC come Ispettore di Volo ed Esaminatore; successivamente è responsabile del settore Aereo d’Emergenza della Protezione Civile. Trascorre due anni come Pilota di Canadair Antincendio e, fino al 2015, si dedica all’attività di Istruttore con aerei ed alianti.
Da qualche anno si è ritirato in Tunisia dove tutt’ora vive, discreto e contento.