Storie folgoranti, intense, strazianti: spaccati di vita vera costellati da amori ossessivi, dalla fragilità di uomini e donne che spesso leggiamo nelle cronache di tutti i giorni. È questo il filo rosso che lega i sette racconti a fumetti del maestro Yoshihiro Tatsumi e che vanno a comporre l’antologia “Le lacrime della bestia”, in uscita questo mese all’interno della collana Coconino Gekiga.
Dialoghi essenziali ed uno stile asciutto per raccontare realtà crude, forti; storie ai margini, sfortunate, il cui destino sembra già irrimediabilmente scritto. Tatsumi osserva e dipinge la vita quotidiana degli emarginati della società giapponese, traendo anche spunto da fatti di cronaca realmente accaduti (è il caso del racconto dal titolo “Lettera a S.”) e in questo modo sonda gli abissi più reconditi del cuore umano.
Il volume di 176 pagine in B/N, uscito il 9 febbraio, è il quarto della collana Gekiga dopo “La mia vita in barca, di Tadao Tsuge, “Elegia in rosso” di Seiichi Hayashi e “Crocevia”, quest’ultimo ancora di Yoshihiro Tatsumi.
Il termine Gekiga (immagini drammatiche) fu coniato da Tatsumi nel lontano 1957 con l’intenzione di creare un nuovo filone narrativo, all’interno del panorama manga, rivolto ad un pubblico più adulto, sperimentando generi come il noir, il thriller e l’horror e anticipando, anche nel formato, quello che poi avremmo definito graphic novel. Il manga, quindi, come strumento per raccontare la realtà, per rappresentare il Giappone dopo la seconda guerra mondiale, con il disagio ed il disincanto di un popolo sconfitto alle prese con il grande cambiamento.
L’Autore
Yoshihiro Tatsumi (1935-2015) è conosciuto come il padre fondatore del Gekiga: le sue sono “storie per un pubblico adulto, in grado di comprendere”. Il suo stile, votato al realismo e alla ricerca dell’approfondimento psicologico, ha rivoluzionato il manga e ispirato generazioni di autori in tutto il mondo.
*“Le lacrime della bestia” di Yoshihiro Tatsumi, 176 pagine, B/N, formato 17 x 24 cm, euro 17,50