L’editore e giornalista Pietro Golia è morto questa mattina a Napoli, stroncato da una patologia cardiaca. Aveva 67 anni, era nato a Napoli. Aveva fondato alla fine degli annì70 il Circolo culturale «Controcorrente», libreria e punto di riferimento del pensiero della destra e poi del meridionalismo.
Nel 1994 aveva fondato le edizioni «Controcorrente», che, oltre a numerosi testi e saggi di Storia sulle Due Sicilie, di economia, aveva pubblicato autori prestigiosi come Solzenicyn ed Alain de Benoist, nonché molti saggi dedicati a Julius Evola. Aveva sempre rifiutato candidature politiche ed incarichi di potere, preferendo il terreno civico-culturale. Instancabile organizzatore, partecipava a convegni e tavole rotonde in tutta Italia. I funerali di Pietro Golia si terranno domani alle 15 nella chiesa di San Ferdinando.
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Un editore libero, coraggioso, instancabile. Sempre in prima linea. Disponibile. Lo avevamo sentito l’ultima volta per telefono pochi mesi fa. Si discuteva di Dominique Venner e di una straordinaria introduzione che l’intellettuale francese aveva scritto per il saggio pubblicato da Controcorrente di Gérard Dussouy “Fondare lo Stato europeo”.
Curava riviste, libri, pubblicava i quaderni della Fondazione Evola ma soprattutto incoraggiava noi a proseguire nella ricerca sulle idee, sulle idee scomode, senza paura dei giudizi dei benpensanti e dei conformisti. Era un amico di Barbadillo, ci incoraggio nel proseguire le pubblicazioni quando in pochi credevano nell’editoria digitale…
Ci mancherà Pietro, le sue telefonata sempre distinte, la sua voce passionale nei convegni, l’annuncio di una nuova preziosa pubblicazione. Ora sarà già Lassù, a preparare nuove pubblicazioni con i “fratelli” di sempre: Pino Tosca, Silvio Vitale e i cuori ribelli al cui fianco si è schierato tutta la vita.
Da domani, nel ricordo di Pietro, anche noi saremo “controcorrente, ancora di più…
Ti sia lieve la terra, caro Pietro…
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