• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
venerdì 13 Giugno 2025
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Cinema
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Cinema
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Cultura

Riviste. Roma, gli immigrati e noi: nel nuovo Storia in Rete le verità negate

by Alberto Lancia
23 Novembre 2016
in Cultura
0

La tocca piano il nuovo numero di “Storia in Rete”, il mensile diretto da Fabio Andriola. Mentre le televisioni ci sommergono di documentari sui “bravi barbari” e i “cattivi romani”, mentre perfino i libri di scuola rincitrulliscono gli studenti con le “migrazioni barbariche” e “l’integrazione”, il mensile ribadisce alcune verità oggi negate sulla fine di Roma. E lo fa a partire dalla ristampa di un saggio francese sugli ultimi due secoli dell’Impero, il cui enorme successo di vendite fa ancora sperare che non tutti abbiano messo il cervello all’ammasso: “Gli ultimi giorni dell’Impero romano”, di Michel De Jaeghere (LEG). La tesi di De Jaeghere è che Roma ha condannato se stessa alla rovina quando ha abbandonato le sue virtù primigenie: pietas, l’adesione alla legge degli antichi e degli Dei, e fides, la virtù del rispetto della parola e della benevolenza verso i deboli e gli sconfitti.

Un abbandono che è avvenuto molto prima della caduta. Già alla fine della Repubblica se ne avvertivano gli effetti, che man mano aumentarono con l’Impero, perfino nel secolo d’oro degli Antonini: scarsa natalità (difetto di pietas, poiché non si considera più l’avere un figlio come l’assolvimento di un dovere verso i genitori, verso gli antenati e verso la Patria), disaffezione per le armi (difetto di pietas, poiché si preferisce l’egoistica vita borghese alla difesa della patria), corruzione (difetto di fides, poiché si perde il senso dell’onore) e ancora fine della volontà di espansione dell’Impero (difetto di fides, poiché si rinuncia alla missione civilizzatrice di Roma).

Il combinato disposto di questi vizi trasformò l’Impero in un gigante malato, la cui cura – spiega l’articolo di Emanuele Mastrangelo – fu peggiore del male: l’immigrazione di milioni di barbari all’interno del Limes. “I barbari fanno i lavori che i romani non vogliono più fare”, un refrain vero allora come oggi. I barbari furono la risposta al calo demografico, alla mancanza di braccia per le legioni (una vera industria, non solo una forza armata da tenere in caserma) e per l’agricoltura, alla corruzione delle classi dirigenti e al loro ripiegarsi sugli affari privati a discapito della res publica. Ma la medicina fu una droga: ben lontana dal risolvere i problemi li incancrenì e i “medici” di allora – come quelli di oggi – non ebbero migliore idea che aumentarne le quantità. Finché l’overdose fatale non condusse a morte il paziente…

Una storia che sembra ripetersi tal quale oggi, come dimostra Giovanni Vasso nell’analisi della “grande sostituzione”. Un piano ben lontano da ogni “complottismo”, ma sotto gli occhi di tutti nei documenti dell’ONU e nelle dichiarazioni dei politici, nero su bianco.

Altre sorprese riserva il numero in edicola in questi giorni: un’esclusiva inchiesta di Roberto Festorazzi su Togliatti e le delazioni del PCd’I per eliminare gli oppositori interni o i comunisti rei di scarso entusiasmo verso Stalin. Delazioni fatte al nemico giurato del Comunismo: l’OVRA di Mussolini… E ancora, continua la polemica con i neo-borbonici con la tesi di Aldo A. Mola che il Regno delle Due Sicilie era un malato terminale che sarebbe caduto comunque; un nuovo libro fotografico su Piazzale Loreto che smentisce alcune delle affermazioni degli autori della “macelleria messicana” del 29 aprile 1945; un’inchiesta sulla morte del prefetto di Zara, Vezio Orazi, ucciso da un agguato partigiano in Dalmazia nel 1942; un ritratto del padre della parola “genetica”, William Bateson; un viaggio nella città dell’oro, il centro delle carovaniere nel Marocco medievale: Sigilmassa; un articolo dedicato a una singolare teoria: e se le cronologie ufficiali fossero sbagliate in eccesso di almeno settecento anni? Una tesi incredibile, se non fosse che a sostenerla c’è un pezzo da novanta dell’accademia tedesca: il professor Gunnar Heinsohn.

E infine i berserkir nordici, fra mitologia e analisi filologica delle fonti storiche e il Premio Acqui Storia, che quest’anno è andato proprio ai documentari de “La Storia in Rete”.

@barbadilloit

Alberto Lancia

Alberto Lancia

Alberto Lancia su Barbadillo.it

Visualizzazioni: 0
Tags: berserkrcomunismogeneticaimmigrazioneimpero romanoOVRAStoria in ReteTogliatti

Related Posts

Riviste. Il nuovo Diorama Letterario: Tarchi analizza gli “Anni distruttivi”

Arriva il nuovo numero di Diorama Letterario (rivista di Marco Tarchi)

12 Giugno 2025
Mostre. A Genova (fino al 15 giugno) l’esposizione “I 16 Eroi di Premuda”

Mostre. A Genova (fino al 15 giugno) l’esposizione “I 16 Eroi di Premuda”

12 Giugno 2025

Il ritorno di Mark Knopfler, autodidatta, con la chitarra fa di tutto. E lo fa bene

Arte rarefatta di Evola e suoi saggi consigli a un ventenne del ’72

Praga: Rodolfo II salva l’astronomo Tycho Brahe dall’inquisitore

Il principio femminile e il sacro nella storia dell’Occidente secondo Lopane

“Le tre età della Fiamma” di Marco Tarchi il 13 giugno a Perugia

Perché la biografia “Louis-Ferdinand Céline” di Bardèche è un libro prezioso

Il ricordo. Giuseppe Parlato storico di talento più forte delle ostilità ideologiche degli azionisti antifascisti

Più letti

  • “C’è ancora domani”, tutte le sbavature nel film di Cortellesi

    “C’è ancora domani”, tutte le sbavature nel film di Cortellesi

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La polemica. Al film della Cortellesi preferiamo l’epopea della Magnani in “Onorevole Angelina”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Salviamo il Comandante Todaro: mito e realtà di un eroe italiano (senza buonismo)

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • In “The Penitent” di Barbareschi la religione è nel mirino degli lgbt

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La vita romanzesca di Edda Ciano Mussolini tra amore, odio e perdono

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

Riviste. Il nuovo Diorama Letterario: Tarchi analizza gli “Anni distruttivi”

Arriva il nuovo numero di Diorama Letterario (rivista di Marco Tarchi)

12 Giugno 2025
Mostre. A Genova (fino al 15 giugno) l’esposizione “I 16 Eroi di Premuda”

Mostre. A Genova (fino al 15 giugno) l’esposizione “I 16 Eroi di Premuda”

12 Giugno 2025
Segnalazione. Per gli specialisti la modernità porta guai: ora studiano come ricreare le città

Segnalazione. Per gli specialisti la modernità porta guai: ora studiano come ricreare le città

12 Giugno 2025

Ultimi commenti

  • pasquale ciaccio su La stanza dell’ospite. I “buoni” che censurano i fatti, se li urtano
  • Roberto Rossi su Il ricordo. Giuseppe Del Ninno intellettuale libero tra cinema e Nuova Destra
  • Guidobono su La stanza dell’ospite. I “buoni” che censurano i fatti, se li urtano
  • Guidobono su Voglia di diventare genitori, oltre la crisi demografica
  • Guidobono su Voglia di diventare genitori, oltre la crisi demografica
  • Guidobono su Voglia di diventare genitori, oltre la crisi demografica
  • Sandro su Segnalazione. Le Parigi di Drieu La Rochelle nel saggio edito da Bietti

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Cinema
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più