![Pierluigi Altavilla, al centro. E' vice sindaco di Norcia](https://www.barbadillo.it/wp-content/uploads/2016/10/Robbi-1-768x431-310x174.jpg)
Emergono sulle macerie del sisma i profili di politici identitari, che incarnano l’anima delle proprie comunità. Dopo il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, a Norcia si fa largo il vicesindaco, Pierluigi Altavilla. Intervistato da Sky, trasmette coraggio alla sua cittadinanza: “Non perdo la fiducia, perché provengo dalle fila dei Boia chi molla”. Parole chiare, che rincuorano i concittadini sofferenti, feriti e impauriti per l’imprevedibilità delle scosse di terremoto.
Il richiamo ad una parola d’ordine delle destre, in tempi di dibattiti risibili nel centrodestra ufficiale (alle prese con diatribe catacombali su primarie o leadership), riaccende il dibattito su quello che brucia ancora sotto la cenere delle sconfitte e della frammentazione: esiste in Italia una destra diffusa, civica e identitaria che si riconosce, dopo i fallimenti delle precedenti classi dirigenti, solo nei rappresenti che sente più vicini. Così sindaci, consigliere comunali, tribuni dei municipi stanno diventando l’unica spina dorsale possibile per un necessario movimento patriottico che parta dei territori.
Riunire le fila di questa classe dirigente periferica, cresciuta con i consensi del popolo, lontana dai riti e dalle liturgie romane, dovrebbe essere una priorità per i movimenti sovranisti, che trovano legittimazione non nei media mainstream, ma dalla riconoscibilità e dall’autorevolezza che riceve nei territori.