Dopo Flavio Tosi? A Verona si prepara una candidatura al femminile per le prossime comunali. Il testimone dall’ex leghista potrebbe prenderlo la sua compagna Patrizia Bisinella. “Io sono a disposizione. Ma tutto è davvero prematuro”: ha detto la senatrice di Fare al Corsera, ribadendo che auspica un terzo mandato di Tosi (impossibile, al momento per legge). E sulle perplessità di una candidatura a sindaco “in famiglia”, tira dritto: “Credo che le perplessità arriverebbero dagli avversari politici di Flavio. I quali sarebbero perplessi comunque e a prescindere. E allora, tanto vale. Chi deciderà, alla fine, non saranno loro ma i veronesi”.
Tosi accanto a Renzi per il referendum
“Siamo sostenitori della riforma, ma non siamo parte della maggioranza. Non abbiamo alcun incarico di governo e il nostro voto è sempre stato sul merito dei provvedimenti. Noi e Renzi non siamo alleati e nemmeno siamo come Renato Schifani, che dopo aver votato per sei volte a favore delle riforme, ora presiede il comitato per il No di Forza Italia”: la posizione espressa da Bisinello fa intendere che il movimento di Tosi si posizioni in area neocentrista, in attesa di stringere un accordo politico il premier Renzi. Del progetto nazionale di Tosi, dopo la rottura con Matteo Salvini e la Lega, non resta traccia, come rimane davvero poco del precedente respiro di un politico che voleva essere espressione di un’area plurale che rispettasse anche le identità delle destre. Dagli identitari nelle liste comunali si è passati al giglio magico fiorentino…