“Venerdì ci sono Maroni, Toti e Zaia a Pontida, quindi con tutto il rispetto ‘ubi maior’. Sabato abbiamo i comitati per il no al referendum e il congresso dei giovani della Lega Nord, quindi abbiamo le nostre cose”. Matteo Salvini dribbla ogni domanda a Milano sulla convention di Stefano Parisi, rifondatore di Forza Italia inviso ai vertici azzurri.
Il ruolo di Parisi
“Parisi sta riorganizzando Forza Italia e gli auguro di avere successo perché avere un partito alleato forte sarebbe una mia convenienza. Ma non do lezioni agli altri su come riorganizzare i loro partiti”.
Il nodo dell’alleanza
Parisi, da candidato sindaco di Milano, ha penalizzato nell’alleanza l’area sovranista e identitaria. Da leader possibile del centrodestra punta a marginalizzare i sovranisti e per farlo deve recuperare i consensi perduti da Forza Italia. Allo stato è un incaricato di Berlusconi. Per questo Salvini usa distacco e freddezza nei suoi confronti. La barra dell’alleanza di centrodestra sarà tenuta dal partito più votato. Da qui il derby tra centristi e Lega-FdI. La contesa è solo alle prime battute.