• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
venerdì 31 Marzo 2023
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Scritti

La storia. La 500 di Buontempo nel racconto sul Corsera di Gian Antonio Stella (1995)

by Gian Antonio Stella
25 Aprile 2013
in Scritti
0

buontempo (6)ROMA . La “casa” dell’ onorevole Teodoro Buontempo, stroncata da una molotov, cadde sul campo durante uno scontro di piazza coi “rossi” una mattina di primavera del 1972 e fu sepolta, con gli onori dei camerati, presso uno sfasciacarrozze sul raccordo anulare. Lui, dignitoso, non verso’ una lacrima. Eppure quella Fiat 500 color amaranto targata Chieti era stata per quasi tre anni la sua dimora. Quando ci ripensa, il deputato fascista di An, che inutilmente Fini aveva sperato di perdere per strada dopo la decisione di liberarsi del reliquiario politico mussoliniano, stringe i pugni per la rabbia: “Mortacci! L’ unico sono stato! L’ unico!”. L’ unico pirla che, venuto a Roma per darsi alla politica, non abbia avuto la fortuna di avere da parte di un’ ente pubblico neanche uno straccio di attico su Piazza Barberini, una topaia terrazzata sui Fori Imperiali, un monolocale di due ettari su Fontana di Trevi. Macche’ : reietto. “Ero orfano di padre, orfano di madre, nullatenente, fuori sede. Tutte le mie speranze erano riposte nella graduatoria accessi della casa dello studente. Ma era lottizzata pure quella”. Presidente allora del Fronte della Gioventu’ , capopopolo amatissimo dai “neri” e odiatissimo dagli avversari politici che lo accusavano di essere un picchiatore, presentava biglietti da visita con scritto: “Buontempo Teodoro. Indirizzo: salita di Valle Giulia, dietro Architettura, piazzola a sinistra dopo la fontanella”. Arrivato a Roma da Ortona a Mare, con la 500 del papa’ , nell’ ottobre del 1969, si era piazzato “in collina” a Villa Borghese fin dalle prime notti: “C’ era un bel panorama, aria buona e quando non avevo niente da fare guardavo le macchine che passavano. Bevevo, mi lavavo e mi facevo la barba alla fontanella. Ero ospite fisso alla Casa del Passeggero, vicino alla stazione Termini. La mattina mi presentavo li’ , facevo la doccia, davo la roba sporca da lavare alla signora Elena e andavo a far politica. Sempre elegantissimo”. Elegantissimo? “Avevo un doppio petto col gile’ che mi aveva fatto un amico sarto. Sempre stiratissimo”. Stiratissimo? “La sera lo piegavo e l’ appendevo con l’ attaccapanni nella 500”. E non puzzava, a metter sempre quello? “Mai”. Tanto e’ vero che da allora gli hanno appiccicato un soprannome imperituro: Er Pecora. A raccontarla adesso, Teodoro Buontempo ride: “Mi pagavo l’ universita’ facendo il cameriere. Andavo a lavorare la sera verso le sette, finivo alle tre di notte. Allora prendevo la mia 500 e me ne andavo a villa Borghese a dormire”. E dormiva seduto? “Avevo arredato la macchina come potevo. Mi ero fatto una scatola di legno per metterci il sapone e la roba da toilette, tenevo il guardaroba in una valigia posata dietro, dormivo rannicchiato nel vano che avevo ricavato sbassando il sedile accanto al posto di guida”. Sbassando? “Sostanzialmente diciamo che l’ avevo eliminato”. Comodo? “Confesso che mi aiutava la statura”. Quanto e’ alto? “Normale”. Normale quanto? “Saro’ uno e settantaquattro”. Coi tacchi? “Vabbe’ , forse saro’ un po’ di meno, non mi ricordo…”. E con le donne come andava? “Uuuuh! Fantastico! Non c’ e’ alcova migliore della 500”. Non si sta strettini? “Meglio! Uuuuh! Meglio!”. Defunta la “camerata 500” per colpa di quella maledetta bottiglia incendiaria, i missini ebbero tanta pena per er Pecora che decisero di fare una colletta per regalargli un decrepito Maggiolino Volkswagen miracolosamente scampato alle presse del demolitore: “Fu come passare da un monolocale a un villino”. Ci dormi’ sei o sette mesi, poi fece il salto di qualita’ : “E andai a vivere in uno scantinato nel sottosuolo di Piazza Vittorio”. Ma anche adesso, che vive con la famiglia in una villetta sui colli di Montecompatri, comprata con un mutuo dell’ Inpgi e un altro del Banco di Roma, Teodoro Buontempo confessa di rimpiangere talvolta quelle notti in macchina. Ma a dormire in una Mercedes che gusto c’ e’?

Gian Antonio Stella

Gian Antonio Stella

Gian Antonio Stella su Barbadillo.it

Visualizzazioni: 0

Related Posts

Il Pci, la strage delle Fosse Ardeatine, le morti di Carretta e Caruso

Il Pci, la strage delle Fosse Ardeatine, le morti di Carretta e Caruso

31 Marzo 2023
La storia come arte secondo Marcelino Menéndez Pelayo

La storia come arte secondo Marcelino Menéndez Pelayo

23 Marzo 2023

Sinistra alla ricerca di un’identità

Il ritratto. Alex Langer, un profeta alla ricerca di una comunità senza riferimenti ideologici

L’intervista (im)possibile. Quando Ugo Ojetti intervistò Gabriele D’Annunzio

La barbarie della vivisezione, il caso Green Hill

Segnalibro. L’occulto e l’insolito quotidiano della nostra coscienza

Il mito di Gige e le radici dell’identità europea nella polis greca

Le ragioni di Sangiuliano su “Dante patriota” e la letteratura che fonda le nazioni

Più letti

  • L’intervista. Cabona: “Sigonella? Craxi con ‘no’ alle ingerenze Usa voleva chiudere il dopoguerra italiano”

    Viaggi&Patrie/10. Cabona: “Ma non abbiate lo sguardo dei neo-colonizzatori, dei maestrini dell’Occidente”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Alain de Benoist: “La questione identitaria e la modernità”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • StorieDi#Calcio. Pietro Michesi il romano de Roma che castigò la Lazio (col Catanzaro)

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Alain de Benoist: “Distinguere l’Ue dall’Europa e sognare un Nomos della terra multipolare”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Segnalibro. “Eurasia” e l’attuale ciclo politico dell’Europa

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

Serie-tv. “The Glory” e il boom delle storie pulp della Corea del Sud

Serie-tv. “The Glory” e il boom delle storie pulp della Corea del Sud

31 Marzo 2023
L’Antologia di Spoon River. Ottant’anni di ‘morti che parlano’ (anche in italiano)

L’Antologia di Spoon River. Ottant’anni di ‘morti che parlano’ (anche in italiano)

31 Marzo 2023
Il Pci, la strage delle Fosse Ardeatine, le morti di Carretta e Caruso

Il Pci, la strage delle Fosse Ardeatine, le morti di Carretta e Caruso

31 Marzo 2023

Ultimi commenti

  • paleolibertario su Chiesa cattolica. Mobilitazione per la “Messa in Latino” a Roma
  • Guidobono su Il pensiero unico contro i classici: e ora, un James Bond woke?
  • Guidobono su Chiesa cattolica. Mobilitazione per la “Messa in Latino” a Roma
  • Guidobono su Amintore Fanfani e il sovranismo cattolico
  • Guidobono su Chiesa cattolica. Mobilitazione per la “Messa in Latino” a Roma
  • Guidobono su Le piroette ideologiche di Silone e Piovene
  • Luca su Segnalibro. Un intero popolo sotto accusa. La forte risposta di Ernst von Salomon

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più