![Yukio Mishima](https://www.barbadillo.it/wp-content/uploads/2015/04/AVT_Yukio-Mishima_4955-310x206.jpeg)
Uno degli eventi che più colpì Mishima fu l’Incidente del 26 febbraio; il Ni ni roku jiken fu infatti un fallito colpo di stato, attuato a fine febbraio 1936, da un gruppo di giovani ufficiali dell’esercito giapponese, ostili al governo corrotto e filo-occidentale del momento.
Mishima, rivisitando quell’evento, non poteva che cogliere il romanticismo perfetto di una rivolta tradizionalista, guidata da una giovane aristocrazia di militari, attuata contro l’Imperatore epperò nel nome dell’Imperatore stesso. Non una rivolta politica e sociale ma qualcosa di diverso.
Mishima ebbe modo di sviluppare il suo romanticismo eroico partendo forse da quell’evento, ricollegandolo alle gesta passate dei Samurai della Lega del Vento divino, al trauma del 1945, scrivendone ripetutamente in saggi e romanzi, sopra ai quali di certo spicca A Briglie Sciolte: sublime manifesto letterario di una riflessione culturale, epica, capace di incarnarsi in fatti degni della propria scaturigine intellettuale.
Ecco il punto che rende Yukio Mishima forse l’essere umano che meglio, e in modo più elevato, ha saputo cogliere la non conciliabilità di Tradizione e Modernità: egli ha saputo e voluto essere l’eroe della sua immensa capacità letteraria. Compiendo così un gesto radicalmente giapponese: essere una pura espressione culturale.
Qualcosa di differente dal tradizionalismo occidentale, dalla coraggiosa praticità delle idee che diventano azione: Mishima è stato per pochi attimi il Giappone intero, ricordando ad ogni suo connazionale la sensazione non-umana del sottostare ad un essere divino. L’Imperatore non quale simbolo, ma quale incarnazione di una Weltanschauung.
Se dunque siamo in grado, ancora oggi, di cogliere in un marginale evento storico come l’incidente del 26 febbraio, un portato diverso da quello puramente storiografico, lo dobbiamo ad uno scrittore che, non pago di fama e gloria internazionale, ebbe la disumana impudenza di farsi nazione contro la sua stessa nazione, Tradizione in piena Modernità. Lasciandoci certezza di un punto: la libertà, la vera libertà, non quella burocratica, quella concessa, quella concordata fra le parti, è un puro atto di totale ribellione a quell’Io che non ha più Cultura, Weltanschauung, in giapponese Miyabi.