Fratelli d’Italia aderisce al Family Day del 30 gennaio. “Sfileremo al fianco delle famiglie, per dire no alla legalizzazione dell’utero in affitto attraverso la stepchild adoption – spiega Giorgia Meloni -per riaffermare la centralità della famiglia fondata sul matrimonio “.
Alla mobilitazione del leader ha risposto in blocco tutto il partito. “I bambini hanno diritto ad avere una mamma e un papà – spiega Carlo Fidanza – per questo diciamo no al ddl Cirinnà”. Sulla stessa lunghezza d’onda Fabio Rampelli, che critica inoltre la pubblicazione da parte di Gay.it della lista di chi non voterà la legge Cirinnà, definendola una “lista di proscrizione”. In prima linea anche Federico Iadicicco, recentemente protagonista di una piccola polemica con Ivan Scalfarotto. L’esponente Pd ha rifiutato un dibattito in un liceo con l’esponente di FdI, sul tema della famiglia, provocando una certa sorpresa, in quanto i due in passato avevano già dibattuto pubblicamente.
Al momento il partito di destra è l’unico ad aver aderito convintamente alla manifestazione, ma non mancano adesioni di singoli da altri partiti. Fra tutti c’è Roberto Formigoni che, nonostante il disimpegno del suo movimento storico, Comunione e Liberazione, ha annunciato sin da subito la sua presenza. Ci saranno anche Carlo Giovanardi (Ncd) e Maurizio Gasparri (Forza Italia). Della maggioranza che sostiene Renzi, sarà presente l’ex ministro Giuseppe Fioroni, che annuncia anche il suo voto contrario in parlamento.