Prima il buio e poi “Fiat Lux: illuminare la nostra casa comune”. Sono le parole con cui ha inizio la creazione nel Libro della Genesi (secondo la traduzione di san Girolamo) a dare il titolo alla performance artistica con cui si aprirà l’Anno Santo. La sera dell’8 dicembre, dalle 19 alle 22, la facciata e la cupola di San Pietro saranno, infatti, la scena di un evento assolutamente inedito. Per tre volte consecutive, sul capolavoro architettonico di Carlo Maderno saranno proiettate ininterrottamente le immagini di alcuni dei più celebri fotografi del mondo, in un’opera curata da Louie Psihoyos, storico fotografo e documentarista di National Geographic e regista del documentario Racing Extinction, e Travis Threlkel, fondatore di Obscura Digital, la società che produce l’evento.
«Sarà una sinfonia visuale», dice Threlkel, «articolata in movimenti che partiranno dal Cantico delle Creature per attraversare i temi ambientali e sociali che hanno ispirato l’enciclica di papa Francesco Laudato si’». Niente testo, niente musica. Fiat Lux sfrutterà soltanto il messaggio visivo per lanciare la sfida alla conservazione del pianeta, proprio mentre a Parigi è in corso la Conferenza sul clima che potrebbe segnare una svolta nella lotta al riscaldamento globale.
E proprio in direzione degli intervenuti al summit francese il Santo Padre ha detto ieri all’Angelus: «Seguo con viva attenzione i lavori della Conferenza sul clima in corso a Parigi – ha spiegato Bergolgio -, e mi torna alla mente una domanda che ho posto nell’Enciclica Laudato sì: `Che tipo di mondo desideriamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crescendo?´». «Le due scelte vanno insieme: fermare i cambiamenti climatici e lottare la povertà per far fiorire la dignità umana», ha detto ancora. «Preghiamo – ha aggiunto – perché lo Spirito Santo illumini quanti sono chiamati a prendere decisioni così importanti e dia loro il coraggio di tenere sempre come criterio di scelta il maggior bene per l’intera famiglia umana».