Poe vs. Lovecraft… Una contesa sfiziosa. L’orrore psicologico del primo, l’ossessione di notti insonni attraversate dal delirio di gatti neri e cuori che continuano a palpitare sotto il pavimento e il terrore cosmico del secondo, destino di un uomo che non ha timore di avventurarsi negli spazi siderali, ignaro di quali sinistre forze vi risiedano…
Sulla tomba di Immanuel Kant sono incise queste parole: «Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me». Erano le due cose che riempivano il suo animo di ammirazione e venerazione, come scrisse nella Critica della ragion pratica. Spettò ai nostri due amici seppellire questi sentimenti: mentre Poe avvelenò piacevolmente una legge morale che non convinceva più nessuno, Lovecraft riempì i cieli stellati di creature molto più antiche e assai poco benevolenei confrontidell’uomo.
Allo Spazio Tertulliano i due illustri capostipiti della letteratura horror novecentesca se la vedranno tra loro, attraverso un GrandGuignol (resuscitato e profondamente rivisitato tre anni fa, dopo le note censure degli anni Venti) dedicato loro dalla Compagnia Convivio d’Arte, dopo i fortunati spettacoli Le Cabaret desVampires, A Killing Joke for a BloodyValentine’s, Maledizioni e Sventure e Alice in Underland.
Ne abbiamo parlato con l’ideatore dell’iniziativa,Gianfilippo Maria Falsina Lamberti, cui abbiamo anzitutto chiesto perché la sua scelta sia caduta su questi due autori.«Sono quelli cui sono più legato per passione e affetto. La Discesa nel Maelstrom è infatti il primo racconto “di paura” di cui ho memoria, e il Necronomicon mi ha portato ad appassionarmi al mondo dell’occulto all’età di tredici anni e lo stile di entrambi mi ha guidato non poco nel mio lavoro di sceneggiatore». Il Necronomicon, quello pseudobiblium che, dichiarato falso dallo stesso Lovecraft, proprio non ne vuole sapere di rimanere tale… E, d’altra parte, chi si occupa di letteratura fantastica (ma anche di storia delle idee)sa bene che la categoria dell’esistenza non è l’unica in grado di farci accedere alla verità delle cose. E chiunque legga più di un libro al mese sa altresì che, accanto a libri che non esistono, ce ne sono parecchi altri di cui il genere umano farebbe volentieri a meno…
HPL contro Poe, ad ogni modo.«Partendo dalla profonda stima che il primo aveva per il secondo e dalla mia esperienza di lettore, ho quindi deciso di mettere questi due autori sul ring, in una sorta di onirico incontro di boxe che va a riprendereLe rane di Aristofane, in cui Dioniso, disceso nell’Ade, porta gli spiriti di Eschilo ed Euripide ad affrontarsi». Una rivisitazione del tutto in linea con lo stile del GrandGuignol, che attinge ai grandi classici della letteratura occidentale, spesso stravolgendoli. Ma che faranno concretamente i nostri due demoni dell’altrove? «Saranno vittime e artefici di una comune suggestione che li porterà a rivivere alcuni dei loro stessi racconti nei panni di vittime e carnefici, incapaci di svegliarsi o di uscire dall’allucinazione che li vede coinvolti.»
A infestare il palco del teatro milanese saranno tematicheassai care ai due, e spesso comuni, come il viaggio, la vendetta e la discesa nell’abisso, a testimonianza della loro continuità, ma anche di un lato oscuro del mondo americano – e dunque moderno.
Una parte fondamentale dello spettacolo, interpretato da Christian Fonnesu e Andrea Cazzato,sarà costituitadalle musiche create da Nelson MallèNdoye, che genererannoun’atmosfera unica ed inquietante, anche grazie alla partecipazione di Nicolò Bartoli, Basso Baritono reduce della fortunata esperienza di Alice in Underland, che detterà l’inizio e la fine della serata con due arie liriche.
Un’anticipazione sul vincitore? «Spero il pubblico», commenta l’ideatore dello spettacolo. Un giudizio molto bilanciato, anche se, da parte nostra, votiamo per Providence…
Sabato 24 ottobre, h. 21.30. Spazio Tertulliano, Via Tertulliano 68, Milano. Costo del biglietto: € 15,00. Info e prenotazioni: 02/49472369 320/6874363.