Novità dalla Francia: Configurazioni dell’ultima riva, edito da Bompiani, è il primo libro di poesie di Michel Houellebecq dopo molto tempo. Lo scrittore francese affronta in versi temi cruciali come “la schiavitù e il decadimento del corpo, il limite entro cui ogni esistenza si svolge. In quest’assenza, nel nichilismo più crudo che si possa immaginare, si aprono piccole confessioni d’amore, segreti, ricordi”.
L’opera è stata pubblicata ad aprile in Francia con il titolo “Configuration du dernier rivage” per le edizioni Flammarion. Per Houellebecq la poesia è la sua vera passione, “abbandonata alla fine degli anni Novanta dopo “Rester vivant” (1991), “La ricerca della felicità” (1992), “Le sens du combat” (1996) e “Renaissance” (1999)”. “Nella poesia – ha spiegato ad un media francese – non sono solo i personaggi a vivere, sono anche le parole che ritrovano d’improvviso la loro aura, la loro vibrazione originaria”.
L’opera, in libreria a metà ottobre con traduzione di Fausta Garavini e Alba Donati, è la sua quinta raccolta di poesie, divise in cinque sezioni e non è escluso che scriva anche altre raccolte, affascinato dal potersi cimentare nella maschera del “poeta vecchio”.