• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
sabato 21 Giugno 2025
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Cinema
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Cinema
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Libri

Libri. “Il sillogismo imperfetto” di Gianfranco Peroncini: la guerra d’Algeria e il piano Pouget

by Maurizio Bergonzini
10 Agosto 2015
in Libri
0

tikhomiroff_algeriRecensendo la riedizione ( finalmente in versione integrale ) de “I centurioni”, livre de chevet della giovane destra degli anni sessanta, Stenio Solinas osservava con favore che la Casa editrice Mursia aveva affidato “la traduzione, per il progetto che includeva anche la pubblicazione de “I pretoriani”, a uno specialista in materia, Gianfranco Peroncini, autore per la stessa casa editrice di “Il sillogismo imperfetto. La guerra d’Algeria e il “Piano Pouget”, monumentale ricostruzione non solo di quel conflitto, ma delle componenti politiche, sociali, ideali e psicologiche che ne fecero il paradigma dell’incontro-scontro fra imperi e colonie”.
Il volume citato (800 pagine oltre 650 note) è una lettura fondamentale per chi voglia comprendere le vicende della guerra d’Algeria, il concetto di “guerra rivoluzionaria”, le condizioni della conquista del potere da parte del gollismo, il “superamento” delle concezioni coloniali nell’affermarsi di un neocolonialismo capitalistico.
L’analisi del Peroncini è enorme in vastità: le tensioni e le preoccupazioni nell’Armée tra le due guerre, la frattura avvenuta durante il conflitto mondiale, la guerra d’Indocina dal disastro della Route Coloniale 4 alla tragedia finale di Dien Bien Phu, la crisi di Suez e l’intervento in Egitto ma ancor di più in profondità: il che gli permette, ad esempio, di far emergere in modo chiarissimo l’impatto che per i sopravvissuti (sette corsi di allievi di Saint-Cyr distrutti) ebbe la sconfitta in estremo oriente. Non solo la sconfitta in sé ma la consapevolezza e la vergogna per il tradimento compiuto nei confronti delle popolazioni che avevano dato fiducia alla Francia e alla parola d’onore per essa spesa dagli Ufficiali. Come scritto da un capitano sul Courrier de la Nation: “Conserviamo nei nostri cuori l’immagine di una folla che si gettava in mare per raggiungere le nostre navi e il ricordo di tutti coloro che quel giorno sono annegati”. Incidentalmente non risulta una simile drammatica presa di coscienza per un altro successivo abbandono di Saigon.
E’ con la consapevolezza di questa “colpa”, con la volontà di vincere e di mantenere alla Francia i dipartimenti algerini, con la convinzione di trovarsi di fronte a una “guerra rivoluzionaria” cui si poteva far fronte solo comprendendone e facendone proprie la natura e il carattere specifico che viene affrontata la ribellione algerina.
I limiti di una scheda impongono di sintetizzare la miriade di informazioni e di riflessioni che nascono dalla lettura di questa opera omettendo l’esame degli avvenimenti e di segnalare taluni elementi di fondo: la profonda divisione fra chi in Indocina aveva combattuto e gli stati maggiori che quell’esperienza, non vissuta sul campo, non erano stati in grado di comprendere perché estranea alla loro cultura, la drammaticità della scelta della tortura a fronte di una guerriglia che faceva letteralmente a pezzi donne e bambini e che ricevette dalla opinione pubblica una condanna che non si ebbe per gli analoghi comportamenti dei “barbouzes” o per quelli subiti dagli harkis, la inevitabilità della vittoria gollista espressione anche di “poteri forti” (esemplare la nomina a primo ministro di Georges Pompidou già direttore generale della Banca Rothschild).
Ma non si può non accennare al piano Pouget che ipotizzava una nuova Algeria, più giusta e solidale, da far nascere dall’incontro fra i combattenti delle due parti: un sogno che fu a un passo dal realizzarsi quando il 16 maggio 1958 oltre trentamila arabi provenienti dalla Casbah si unirono ai manifestanti europei. E Yves Courrière scrisse di “miracolo”, della folla della ratonnade che abbracciava i “fratelli musulmani”.
sillogismoMiracolo durato poco : il primo giugno successivo il maggiore Pouget, veterano d’Indocina e di Algeria, riceveva l’ordine di seguire un corso ad Arzew dove venivano inviati gli ufficiali subalterni destinati per la prima volta in Algeria. Il “piano Pouget era liquidato”, l’Algeria era perduta.

Gianfranco Peroncini. “Il sillogismo imperfetto
La guerra d’Algeria e il «piano Pouget», un’alternativa dimenticata”. Mursia. euro 26

*da Il Borghese

@barbadilloit

Maurizio Bergonzini

Maurizio Bergonzini

Maurizio Bergonzini su Barbadillo.it

Visualizzazioni: 0

Related Posts

Segnalazione. “Musk: il Tecnosciamano”: il tycoon come evocatore di sogni collettivi

Segnalazione. “Musk: il Tecnosciamano”: il tycoon come evocatore di sogni collettivi

19 Giugno 2025
Aspide. “La riva delle Sirti” di Gracq, sospesa tra Jünger e Buzzati

Aspide. “La riva delle Sirti” di Gracq, sospesa tra Jünger e Buzzati

18 Giugno 2025

L’Occidente tra nichilismo e declino visto dallo storico Todd

Segnalibro. Céline visto da Bardèche, con la “piccola musica” e la scrittura ricreata

Le Parigi di Pierre Drieu La Rochelle, città che narra vita e morte dello scrittore solitario

Riscoprire il mito di Dioniso con il saggio di Walter Friedrich Otto

Il principio femminile e il sacro nella storia dell’Occidente secondo Lopane

Perché la biografia “Louis-Ferdinand Céline” di Bardèche è un libro prezioso

Segnalibro. Chitty Chitty Bang Bang, la celebre automobile magica che solcava i cieli

Più letti

  • “C’è ancora domani”, tutte le sbavature nel film di Cortellesi

    “C’è ancora domani”, tutte le sbavature nel film di Cortellesi

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La polemica. Al film della Cortellesi preferiamo l’epopea della Magnani in “Onorevole Angelina”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Salviamo il Comandante Todaro: mito e realtà di un eroe italiano (senza buonismo)

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • In “The Penitent” di Barbareschi la religione è nel mirino degli lgbt

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La vita romanzesca di Edda Ciano Mussolini tra amore, odio e perdono

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

Lettere a Craxi, la raccolta di Andrea Spiri: il leader intimo e combattivo

Lettere a Craxi, la raccolta di Andrea Spiri: il leader intimo e combattivo

20 Giugno 2025
Mostre/Van Gogh. Cieli candidi e il passo sacro del contadino (a Padova)

Il sublime irregolare Van Gogh tra disperazione e dolore

20 Giugno 2025
Il caso. Se il quotidiano cattolico Avvenire riabilita un eretico

Il caso. Se il quotidiano cattolico Avvenire riabilita un eretico

20 Giugno 2025

Ultimi commenti

  • Guidobono su Globalia. L’aggressione all’Iran che Trump subisce per salvare Netanyahu
  • Guidobono su I venerati maestri, la vignetta su Bobbio e Del Noce (visti da Giorgio Betti)
  • pasquale ciaccio su Globalia. L’aggressione all’Iran che Trump subisce per salvare Netanyahu
  • Guidobono su I venerati maestri, la vignetta su Bobbio e Del Noce (visti da Giorgio Betti)
  • enrico su I venerati maestri, la vignetta su Bobbio e Del Noce (visti da Giorgio Betti)
  • Guidobono su “Twin Peaks” di David Lynch: i delitti borghesi degli Usa periferici
  • Guidobono su Le Parigi di Pierre Drieu La Rochelle, città che narra vita e morte dello scrittore solitario

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Cinema
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più