In fisica, come in politica, vale la legge secondo cui ogni spazio lasciato vuoto verrà, sicuramente e prontamente, riempito. Da chi o cosa non importa: il vuoto non ha mai vita lunga su questa terra. Così, mentre a destra si aprono voragini culturali, Beppe Grillo “cita” Ezra Pound e affida al XLV Canto l’editoriale de “La settimana”, il compendio di attualità, azione e temi dal mondo istituzionale e virtuale del Movimento Cinque Stelle.
M5S contro le banche?
Grillo, riportando “Con Usura”, persegue sicuramente il tema della lotta alla plutocrazia bancaria che è tra i capisaldi del M5S. E contestualmente sfonda nell’immaginario di quella che dovrebbe essere la destra italiana sfidando le strutture politiche che a questa e alla sua eredità si richiamano. Gli effetti sono, potenzialmente, devastanti. Se il M5S riesce ad abbandonare l’estremismo complottista (quello, per intenderci, che fa finire i piedini sporchi del figlio del senatore Vito Crimi tra le pernacchie degli internauti), sgrezzando le posizioni per ancorarsi a riferimenti ideali sempre più solidi e “scorretti” finirà per conquistare nuove – e imprevedibili – posizioni. E per giungere, nel futuro prossimo, a coagulare sotto l’asettico simbolo delle stelline tutto un mondo di dissenso, contrapposizione e lotta contro il fronte del “politicamente corretto” e delle cessioni di sovranità.
La citazione di Pound, per Grillo, non è un caso isolato. E, ovviamente, è sempre il Canto sull’usura a finire sul blog, insieme alle teorie del professor Giacinto Auriti. Intanto, ciò che rimane della destra istituzionale, è in altre faccende affaccendato.