Giuseppe Tucci l’anno scorso avrebbe compiuto 120 anni. L’anno scorso cadevano anche i 30 dalla sua morte. La vita di Tucci è sigillata in due date che s’intrecciano, 1894-1984. Eppure, non è che gli editori nostri si siano svenati a celebrarlo: di questo autore dalla bibliografia sterminata, viene ristampata la Storia della filosofia indiana (Laterza), qualche testo divulgativo (nei due libri editi da Neri Pozza, Il paese delle donne dai molti mariti e Dei, demoni e oracoli ) e poco altro. Esploratore straordinario (nove spedizioni in Tibet e in Nepal dal 1926 al 1954), insieme a Giovanni Gentile fondò, nel 1933, l’Istituto italiano per il Medio ed Estremo Oriente, sotto la sua direzione dal 1947 al 1978. Nel 1995 l’Istituto, luogo di ricerca straordinario, si tramutò nell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente, sotto sorveglianza del Ministero degli Esteri. L’impulso politico è stato tanto importante che nel 2012 l’IsIAO, con le sue diverse sedi, ingolfato di debiti, è stato messo in liquidazione…
Per silenziare un genio, basta intitolargli qualsiasi cosa. Così ti liberi dall’onere di celebrarlo. Il nome di Giuseppe Tucci adorna dal 2010 il Museo Nazionale d’Arte Orientale in Palazzo Brancaccio (via Merulana, 248) a Roma: diretto da Francesco di Gennaro, sotto l’egida del Mibact, gode di uno staff che conta quasi quaranta persone, visitarlo (giovedì, sabato, domenica e festivi aperto tutto il giorno, lunedì chiuso) costa 6 euro, accomodatevi. Ad evitare che Tucci si tramuti in una bella statuina di cera, c’è Adolfo Morganti, fondatore della casa editrice Il Cerchio, con sede a Rimini (www.ilcerchio.it): «Dopo la chiusura dell’IsIAO mi sono trovato a gestire un materiale del tutto abbandonato nella casa di Tucci a Macerata, con la necessità di salvaguardare questo giacimento culturale immenso». L’esito di questo primo lavoro è la pubblicazione di Tibetan Painted Scrolls , pubblicato in origine nel 1949, per la Libreria dello Stato, e «da anni introvabile». Si tratta, in effetti, dell’opera più rilevante di Tucci insieme ai quattro tomi di Indo-tibetica, edita all’epoca in inglese. La traduzione in italiano sarà disponibile grazie all’attivismo di diverse associazioni tenute insieme da Morganti e all’impegno della Regione Marche. L’opera sarà composta da due volumi, per un totale di 650 pagine con 256 tavole riguardanti i 120 tanka analizzati da Tucci, e due dvd allegati (info: segreteria@identitaeuropea.it). Tucci risorge. Questa è cultura.