La conclusione della recensione del saggio di Pietrangelo Buttafuoco “Il feroce saracino” (Bompiani) pubblicata sul Sole24Ore a firma di Karima Moual
Eppure l’Islam è Wasat ovvero la via di mezzo. «Allah non ama gli eccessi» dice l’Hadith di Muhammad. La ricerca della via di mezzo è alla base dell’insegnamento islamico. L’eccesso infatti, è l’ingrediente che sconvolge il mondo musulmano e lo travolge nel caos, di un califfato che vuole essere più giusto del giusto, allontanandosi dalla tradizione e dalla misericordia, radice stessa dell’Islam.
Il feroce saracino attuale è così in cammino verso un suicidio lento che inizia con la decapitazione non solo dell’umanità ma della radice della civiltà islamica stessa. Non solo cancellando il Wasat, ma anche con la distruzione dei luoghi chiave della storia dell’islam. A Partire dalla Mecca. Dove i Wahabiti, per lasciare spazio all’Hotel Hilton e ai bagni pubblici, hanno raso al suolo siti storici come la casa di Khadija, moglie del profeta.
Un’istantanea chiara di triste declino, pur se Pietrangelo Buttafuoco, nelle ultime pagine sorprende svelandosi con il nome da musulmano, Giafar al-Siqilli, che grazie a Dio dice, ha conosciuto l’Islam prima di conoscere i musulmani. E grazie a Dio, può farlo conoscere un po’ di più anche a noi.
*Il feroce Saracino. La guerra dell’Islam. Il Califfo alle porte di Roma di Pietrangelo Buttafuoco, Bompiani, Milano, pagg. 208, € 12