• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
sabato 23 Gennaio 2021
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Cultura

Libri. “Malacqua” di Pugliese tra ironico burocratese e fascino da romanzo russo

by Marco Ciriello
10 Febbraio 2015
in Cultura, Libri
0

Vesuvio00La pioggia a Napoli da fatto collettivo diventa sempre constatazione di solitudine, quella massima: la morte. Quindi cronaca e poi romanzo. Così la pioggia e una strada, Via Aniello Falcone, creano un cortocircuito elettrico: cronaca-storia-letteratura-letteratura-storia-cronaca. Da una voragine del 1969 che costò la vita ad Alfredo Cerrato si può arrivare alla caduta di un albero nel 2013 che è costata la vita a Cristina Alongi, passando per un libro, “Malacqua”, dove due donne morivano inghiottite proprio da una voragine, durante quattro giorni di pioggia. E sbagliava Milcho Manchevski, col suo film “Prima della pioggia”, a dire: “Time never dies, the circle is not round”, il cerchio si chiude se c’è un grande libro capace di uccidere il tempo. Perché in Macedonia non c’è Napoli, e se nel suo film la pioggia arrivava dopo la vita, a lavare via il sangue e le colpe, qui no, è l’origine del sangue, e soprattutto il capro espiatorio con tutto il carico di colpe.

Se la perdita di vita e di tempo viene raccontata senza retorica né compiacimento, ecco: “Malacqua”. Scritto da Nicola Pugliese, giornalista al Roma, uscito nel 1977 da Einaudi, tornato ora in libreria grazie a Tullio Pironti, un anno dopo la morte dell’autore. E’ il libro che insieme a “Ferito a morte”, di Raffaele La Capria, forma la diarchia letteraria che governa Napoli. Un lungo denso verbale di un disastro, che comincia proprio – causa pioggia – con due morti, due auto ingoiate da una voragine in Via Aniello Falcone, una strada-confine, che si regge sul vuoto, ieri come oggi. Che a guardarla Napoli è ancora tutto nell’urlo di poca pesca di Totonno, il vecchio pescatore di “Ferito a morte”: “Malacque, malacque!”, che Nicola Pugliese fa salire fino al centro della città: “La mattina del 5 agosto, quando il mare, eludendo una inutile e incomprensibile ‘Opera di Piantonamento’” – come oggi il lungomare liberato – “delle forze dell’ordine, era salito per le strade della città fino a Montedidio, per andare incontro ai ragazzi”.

Il romanzo si serve di una scrittura questurina (non a caso i personaggi sono scritti cognome e nome) ma ogni parola è pesata perché proprio le parole sono l’unico argine al diluvio universale o suo derivato, a tenere la storia è la figura di Andreoli Carlo: giornalista. Intorno ha una umanità napoletana che sta sotto al cielo e sotto tanta pioggia e prova a scansare le voragini, i crolli, gli alberi e le buche, tanto che il lettore è portato a chiedersi ma tra pioggia è morte, da quale delle due sarebbe più lecito o meno scandaloso aspettarsi ricorsività?

E avesse letto “Malacqua” il sindaco De Magistris, ci poteva riempire le conferenze stampa sulle buche, i palazzi della riviera che vengono giù, il lungomare liberato e persino qualche fatto personale. Avrebbe visto Napoli in quelle pagine, che a toglierci le telescriventi e a metterci i tablet sarebbe ancora tutto uguale: “La città fu costretta allora ad abbassare gli occhi, e gli occhi si guardarono le mani ferme in grembo, ferme e malate come per malattia e malattia non era”. Era superficialità, distillata superficialità. Dove il “Grande Cerchio” della normalità della storia si chiude e schiaccia e sempre si porta via qualcuno. “Dal Grande Cerchio non si esce, nessuno esce mai, e quando esce vuol dire che per lui non c’era più niente da fare”, ripete Andreoli Carlo: giornalista, senza accorgersi che a Napoli quel “Grande cerchio” è una porta girevole. Dove si infila la pioggia, e la morte per acqua – come sapeva bene Eliot – è dolorosissima, a Napoli si fa mistero glorioso, con la terra che si apre e ingoia o negli alberi che si fanno asce. E se nella realtà questo mistero è accettato come quello del sangue di San Gennaro, nel romanzo: Pugliese ha bisogno di aggiungere tre bambole misteriose, e di racchiudere il lungomare in una figura umana che si arrende allo stato dei fatti: “Santa Lucia ristretta nelle spalle”, e tutto si fa cronaca, perché ciò che accade è inevitabile e chi rimane non può far altro che prenderne atto.

b4461_copertina_malacquaC’è tanto da imparare, in “Malacqua”, dal suo burocratese venato d’ironia, da romanzo russo. E a leggerlo oggi, oltre le coincidenze e la preveggenza è una storia che conserva una voce e un mondo, caratteristiche principali per uno scrittore, non riscontrabili che in pochi, pochissimi altri. E se, allora, nessuno o quasi si accorse di Pugliese, come mi raccontò: “Di tutti gli scrittori solo Compagnone mi disse quanto gli era piaciuto ‘Malacqua’. Non so quanto abbia pesato il fatto che lavorassi per un giornale di destra e di Achille Lauro, credo che l’invidia abbia fatto di più dell’ideologia”. E di più ancora ha fatto il tempo, negli anni questo romanzo è passato in fotocopia nelle mani di tantissimi, di tutti quelli che volevano capire la città, dopo averla attraversata, desiderata, mancata, con La Capria. Ha superato il tempo e i disastri fino a farsi Bibbia, basterebbe aprirlo a caso per scoprirne la forza o forse basterebbe averne solo memoria come guardarsi allo specchio mentre fuori piove. [pubblicato su Il Foglio]

*Malacqua di Nicola Pugliese, pp.152, euro 11,90, Tullio Pironti

@barbadilloit

Marco Ciriello

Marco Ciriello

Marco Ciriello su Barbadillo.it

Related Posts

1920-2020. Villa Museo Alberto Sordi, il centenario e il mito antimoderno

1920-2020. Villa Museo Alberto Sordi, il centenario e il mito antimoderno

22 Gennaio 2021
Focus. Da Stato nazionale a Stato amministrativo l’assalto alla sovranità dei popoli

Focus. Da Stato nazionale a Stato amministrativo l’assalto alla sovranità dei popoli

21 Gennaio 2021

Storie di donne e di guerra nei racconti riuniti in “Qui non si salva nessuno”

Cultura (di P. Isotta). Sciascia non vinse il Nobel perché era troppo grande

Oggi Paolo Borsellino avrebbe 80 anni. La testimonianza di Fabio Granata autore di “Meglio un giorno”

Focus. Zachar Prilepin, lo scrittore guerriero (russo) tra patriottismo e socialismo

Jan Palach: finché qualcuno lo ricorderà, il suo esempio non sarà stato vano

La Forza della Poesia. Pär Lagerkvist e l’elogio del vento tra tenerezza e oblio

Segnalibro. La partecipazione dal Corporativismo alla costituzione e al dibattito nell’Ue

Più letti

  • L’intervista.  Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    L’intervista. Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Addio a Le Pen in Europa e a stop al progetto Sud, la Lega si ricolloca?

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Alain de Benoist: “Elezioni Usa: non c’è stata nessuna onda democratica pro Biden”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Destre. (di M. Veneziani). Meloni vola ma le manca classe dirigente

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Usa. Tarchi: “In un colpo solo eliminato Trump e legittimati gli avversari”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

1920-2020. Villa Museo Alberto Sordi, il centenario e il mito antimoderno

1920-2020. Villa Museo Alberto Sordi, il centenario e il mito antimoderno

22 Gennaio 2021
Esercizi di ammirazione. Leonardo Sciascia sublime narratore della disperazione sociale

Cultura (di P. Isotta) La grandezza di Sciascia oggi ancora svela il nanismo della “cultura” e la pochezza della politica

22 Gennaio 2021
Giornale di Bordo. Strage di Viareggio: processo da rifare. Ma a chi serve una giustizia a targhe alterne?

Giornale di Bordo. Strage di Viareggio: processo da rifare. Ma a chi serve una giustizia a targhe alterne?

22 Gennaio 2021

Ultimi commenti

  • Guidobono su Giornale di Bordo. Se anche la Merkel diventa sovranista schierandosi contro la censura social
  • Guidobono su Giornale di Bordo. Se anche la Merkel diventa sovranista schierandosi contro la censura social
  • Guidobono su Storie di donne e di guerra nei racconti riuniti in “Qui non si salva nessuno”
  • Guidobono su Cultura (di P. Isotta). Sciascia non vinse il Nobel perché era troppo grande
  • Guidobono su Jan Palach: finché qualcuno lo ricorderà, il suo esempio non sarà stato vano
  • Guidobono su La crisi della democrazia parlamentare apre la strada al presidenzialismo
  • roberto roggero su Hiroo Onoda e Mr Stevens, l’eroismo di chi adempie al proprio destino

with by Alessandro Mignogna

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più