Leggerlo in inglese fa un po’ effetto. Questo il commento di Simone Cristicchi riguardo la locandina della sua tournée nord Americana, durante la quale proporrà Magazzino 18 in Canada e negli Stati Uniti. Dopo il successo italiano, con tanto di trasmissione in Rai, il cantante e attore italiano ha quindi deciso di portare il suo spettacolo anche oltre oceano, per presentarlo ai tantissimi italiani e discendenti di italiani che poco o nulla sanno della tragedia dei connazionali istriani e dalmati.
La prima data si svolgerà il 12 settembre a Toronto, al teatro delle Famee Furlane a Woodbridge, ma il centro dell’iniziativa, nata da una collaborazione con l’Associazione Giuliani nel Mondo, sarà New York, grazie alla stretta collaborazione con il Consolato italiano. Nella città metropolitana della Grande Mela vivono più di 3 milioni di persone di origine italiana, che costituiscono il 16% della popolazione e il gruppo umano più numeroso. Il progetto prevede, nelle intenzioni, il coinvolgimento delle scuole e delle università italiane negli Usa, ma lo spettacolo non è rivolto solo a chi conosce la lingua di Dante. Per questo verrà sottotitolato in inglese per poter raggiungere un pubblico sempre più vasto.
I prossimi mesi saranno quindi molto intensi per Cristicchi, impegnato fra le decine di date già fissate in Italia e questo lodevole progetto d’oltreoceano.