Silvio chiama Francesco per la “battaglia finale”. «Abbiamo di fronte a noi molte sfide che fanno parte di una stessa battaglia: la battaglia che stiamo combattendo da vent’anni per la democrazia e per la libertà. Dopo vent’anni di battaglia oggi dobbiamo reagire». Così Silvio Berlusconi, in una lettera, ha rivolto il suo invito a Francesco Storace, leader de La Destra alla vigilia della riunione del Comitato centrale che si terrà sabato a Roma dove si decideranno le alleanze in vista delle Europee del partito della fiaccola dorata.
L’invito, per Berlusconi, «è davvero l’ultima occasione, la chiamata in campo definitiva». Da qui l’appello: «Oggi vi chiedo di unire le vostre e le nostre forze al fine di ribaltare un destino che appare altrimenti segnato».
Una chiamata chiara, in un momento in cui i sondaggi registrano un calo di Forza Italia (complice anche l’assenza annunciata del leader in campagna elettorale per le vicissitudini giudiziarie) e in cui i margini per la Destra – fallito il progetto di rifare Alleanza nazionale – appaiono ristretti: «Caro Francesco, cari amici della Destra dobbiamo proseguire una battaglia comune. Tu Francesco hai fatto parte del nostro Governo, come successivamente Nello Musumeci. Siete stati candidati della nostra coalizione nelle regioni Lazio e Sicilia. Torniamo ad unirci dunque, senza rinunciare alle nostre specificità, ma in nome di quel che ci accomuna, per ritornare alla democrazia e far rinascere la nostra Italia».
Non è una novità il “dialogo” tra Berlusconi e Storace: un tavolo parallelo a quello aperto dall’ex governatore del Lazio con Fratelli d’Italia c’è sempre stato. Dopo il congresso del partito di Giorgia Meloni (dove il simbolo promosso dal Movimento per Alleanza nazionale è arrivato terzo) i rapporti con Fdi – già tesi – sono peggiorati. Come se non bastasse la nascita di Patriae, il movimento gemellato e benedetto da Matteo Salvini, ha drenato diversi simpatizzanti de La Destra verso il nuovo soggetto politico.
Storace non ha commentato la lettera di Berlusconi. Ma in un editoriale pubblicato sul giornale on line del movimento rinnova la distanza da Fratelli d’Italia: «Confesso che avrei preferito sottoporre all’attenzione dei dirigenti di una comunità a cui è stato fatto di tutto senza che nessuno ci difendesse nel nostro diritto ad esistere, una proposta più ampia che non un cartello elettorale per superare la percentuale del 4 per cento». Altro messaggio, per nulla criptico, è rivolto a coloro i quali hanno abbracciato la Lega: «E poi, che casino…. Gente di destra che vota persino la Lega o Grillo, i primi neolepenisti e il secondo anti…». La parola conclusiva su Twitter: «Le intese politiche si fanno con chi ti chiede di farle, con rispetto per le nostre storie. Motivandole». La chiamata di Silvio è arrivata qualche minuto dopo…