Gianfranco Fini e Francesco Storace, alla vigilia del congresso di Fratelli d’Italia a Fiuggi, hanno stroncato il nuovo corso di Meloni-Crosetto, con dichiarazioni al curaro.
Fini, non rientrato in parlamento dopo il flop di Futuro e Libertà, ha contestato alla Meloni di aver scelto una strada furbesca e inattuale: “Fa riflettere – scrive Fini sul sito di Liberadestra – il modo con cui i dirigenti di Fratelli d’Italia tentano di far risorgere Alleanza Nazionale. Dopo aver furbescamente inserito il simbolo, seppur in formato bonsai, nel loro logo elettorale celebrano questo fine settimana il congresso nazionale a Fiuggi. Mi sembrano bambini cresciuti, e viziati, che vogliono imitare i fratelli maggiori senza capire che le condizioni in cui si trovano sono completamente diverse”. Fini poi scrive la sua ricetta: “Alla destra servono idee nuove e prospettive credibili in materia di integrazione europea, mercato del lavoro e politiche economiche, welfare, legalità e sicurezza, diritti civili… Soprattutto serve, certamente non ultima per importanza, chiarezza sulle future alleanze. Ancora e ad ogni costo con Berlusconi, perché altrimenti non si entra in Parlamento, oppure il congresso di Fratelli d’Italia indicherà un’altra prospettiva?”.
Francesco Storace, leader de La Destra, si differenzia dall’ex leader di An, ma prende le distanze da Fratelli d’Italia: “La ‘botta’ di Fini – che la dirigenza di Fratelli d’Italia seguì nello scioglimento di An – può provocare due reazioni alternative: tornare sulla terra oppure una selva di insulti. Politica come si addice ad un congresso; fischi come si fa in uno stadio. Fini ha una lettura opposta alla mia sulle alleanze: ma pone la questione con chiarezza. Vediamo quale sarà la risposta”.