(E’ morto l’ex deputato del Pdl, Giorgio Stracquadanio, 54 anni. Era malato da tempo).
Ci sono avversari che ti stanno dannatamente simpatici. A me è capitato con molti, ma soprattutto con Giorgio Stracquadanio, per lungo tempo il più insopportabile berlusconiano, ma sempre disposto a seguirti nei ragionamenti più ostici per la sua parte. Una sola volta litigammo di brutto quando scrissi una cattiveria su di lui nel mio blog “Mambo” insinuando che il suo berlusconismo era una scelta più di lavoro che di vita. In verità è stato per lui entrambe le cose ma, come si è capito dalla rottura successiva, Stracquadanio era uno di quei tipici prodotti della scuola radicale che cercano liberali dove non ci sono e se sperano di averli trovati se ne innamorano fino a estenuarsi e poi scoprire l’insuccesso.
Era una persona vera, capace di gentilezze private, di telefonate impreviste, di solidarietà non richieste. Eravamo tornati a parlarci, era persino capitato in una trasmissione tv di scoprire molti punti di analisi in comune. La notizia della sua brutta malattia me l’aveva data un amico comune che mi raccontò l’affievolirsi delle speranze. Credo che uno come lui ci mancherà. Non sono dannosi i combattenti anche i più strenui e settari, sono dannosi gli opportunisti, quelli che hanno paura di metterci la faccia.
Stracquadanio è stato la prova vivente della complessità del mondo berlusconiano che solo i pigri e i cretini descrivono come un partito di plastica, un mondo di malandrini che bisogna cancellare dalla politica. Giorgio era un avversario strenuo della sinistra. Irriducibile, senza concessioni, ma accettava di discutere con chi veniva da quella storia riconoscendo le passioni altrui e soprattutto osservando i percorsi complessi di questa lunga traversata nella inutile e ridicola seconda repubblica.
Lo saluto così, come un debito di riconoscenza verso un uomo che mi ha aiutato a capire le passioni dell’altra parte e a rispettarle.
http://ilcalibro.com/2014/02/01/stracquadanio-combattente-romantico