Il cerchiobottismo? Per essere in linea con questa filosofia riteniamo che a volte può essere un vizio, a volte una virtù. In altri casi, invece, genera dei cortocircuiti surreali. Il rischio di cadere nel grottesco è inevitabile. E così lo scrittore Gianrico Carofiglio, in una intervista per l’Huffington Post, pur di non farsi nemici e per evitare di scontentare i compagni che lo hanno nominato senatore della repubblica nella penultima legislatura, ci regala questa perla, rispondendo ad una domanda di Barbara Tomasino.
L’intervistatrice: “Alle ultime primarie del Pd ha votato?”
Carofiglio: “Sì, per Gianni Cuperlo…una persona che stimo moltissimo. Se il risultato fosse stato in dubbio, ma non lo era, forse avrei votato Renzi perché credo che – pur con qualche punto critico – il cambiamento da lui impersonato fosse ormai necessario. Poi aggiungo che una parte del blocco di potere che stava dietro a Cuperlo non incontra i miei favori. Ho trovato comunque giusto, considerato il risultato pacifico, dare un voto di sostegno all’area del partito in cui culturalmente mi riconosco di più”.
Allora ricapitoliamo. Carofiglio ha votato per Cuperlo. Stima Cuperlo. Ma se il risultato fosse stato in bilico avrebbe votato Renzi; ritiene il cambiamento “impersonato” dal sindaco di Firenze “ormai necessario”. Poi con i dalemiani non lega (“una parte del blocco di potere” pro Cuperlo “non incontra i miei favori”), però ha votato ugualmente Cuperlo per sostenere l’area del Pd che reputa culturalmente più affine. Abbastanza ecumenico, no?
Carofiglio poi si supera dopo questa chicca esaltando il suo contributo (poche idee ma confuse) alla politica : “Ho pensato che se avessi avuto voglia, dopo l’esperienza parlamentare, di continuare il mio percorso, anche solo per esprimere come sto facendo adesso il mio parere, il fatto di essere magistrato me l’avrebbe giustamente impedito. Ho rivendicato, attraverso quella scelta, anche il mio diritto di dire in libertà quel che penso”.
Vi risparmiamo il resto dell’intervista dell’ex magistrato, attualmente impegnato come avvocato-consulente a Roma e scrittore a tempo pieno (non ha più presentato la sua candidatura semplicemente perché, dopo una milizia parlamentare molto pigra, non avrebbe raccolto i voti necessari a rientrare in lista nelle primarie baresi).
Di fronte a cotanto cerchiobottismo malriuscito, non ci resta che rimpiangere Pippo Franco nella mirabile performance ne “Il tifoso, l’arbitro e il calciatore” (qui sotto su YouTube). In un eventuale remake Carofiglio sarebbe perfetto al posto del tifoso ora laziale ora romanista…
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=341DBCl2fxU[/youtube]