“No a questa Europa e all’euro che impoverisce i popoli”: sono questi i primi obiettivi del neosegretario della Lega Nord, Matteo Salvini.
Con le primarie di ieri, il movimento autonomista gira pagina dopo la segreteria Bossi e la reggenza di Maroni e affida il riposizionamento politico e culturale del partito all’europarlamentare milanese.
Matteo Salvini è il nuovo segretario: ha vinto il duello con Umberto Bossi incassando l’82% dei voti alle primarie (hanno votato in 17.047 ). Roberto Calderoli, responsabile federale organizzativo della Lega Nord, ha spiegato che l’esito delle consultazioni sarà ”sottoposto al voto dei delegati al congresso” domenica 15, i quali ”dovranno approvarlo a maggioranza assoluta”.
“Proporremo un referendum per rivedere il ruolo dei sindacati: ormai sono un ostacolo per i lavoratori e per le imprese. E un altro per cancellare le leggi Fornero”: Salvini ha le idee chiare sui primi passi della Lega in merito allo snellimento delle relazioni industriali e per il mondo del lavoro e delle imprese.
Forte il profilo libertario assunto dal neosegretario: “Bisogna smontare questa Europa,abolire i prefetti, e anche i reati di opinione previsti dalla legge Mancino: le idee non si processano“. Duro l’attacco al Pd: “I democratici hanno deciso di far votare chiunque passi dai gazebo. Il leghista medio di sabato lavora. Mi sembra un ottimo risultato quello raggiunto nella nostra consultazione”.
Nei giorni scorsi Salvini ha promosso un dibattito intellettuale con il filosofo francese Alain de Benoist: pur con le evidenti differenze tra le analisi del fondatore della Nouvelle Droite e le nuove tesi leghiste, si sono registrate alcune assonanze nelle critiche contro il turbocapitalismo e le tenaglie europee che stanno esautorando i governi politici del continente.