«Da domani testate nei sondaggi la nuova Alleanza Nazionale», chiedeva dal palco della convention romana di sabato Roberto Menia. Presto fatto. Oggi sul Tempo campeggia il primo test sulle intenzioni di voto. E alla domanda il 3,1% ha risposto che sì, voterebbe di nuovo Alleanza Nazionale. Un risultato, a pochi giorni dall’annuncio della rifondazione, che viene salutato con stupore dal giornale stesso («La nuova An è già al 3%»).
Dietro la “nuova An” ci sono i Fratelli d’Italia che – secondo Datamedia – si attestano comunque sul 2,2 ma perdono uno 0,4 rispetto alla precedente rilevazione senza An. A quanto spiegato, però, non si tratterebbe apertamente di una lotta fratricida: secondo la rilevazione, infatti, il Movimento per Alleanza Nazionale sottrae «solo parzialmente elettori ai potenziali alleati». La stessa Lega, infatti, perde solo un punto decimale (si attesta al 4,1%) mentre i cosiddetti “altri di centrodestra” affondano (-1,5%), segno che il nuovo soggetto potrebbe riaggregare un’area ad oggi dispersa di consensi e anche elettori tentati dall’astensionismo o da Grillo.
Secondo Datamedia, infine, proprio l’opzione An contribuirebbe ad accorciare la distanza tra il centrodestra e il centrosinistra: quest’ultimo infatti è dato al 34,5% mentre il centrodestra unito raggiunge il 32,6%.