Il premio «La Storia in TV», sezione del premio Acqui Storia dedicata alle fiction televisive di argomento storico, è stato assegnato alla Casa cinematografica Albatrossfilm di Roma per la realizzazione della miniserie in due puntate «Gli anni spezzati. Il Giudice», programmata in prima serata su Rai Uno nella stagione 2013-2014.
La fiction, tratta dal libro «Nella prigione delle Brigate Rosse», scritto dal giudice Mario Sossi e dal giornalista Luciano Garibaldi e pubblicato, nella nuova edizione, dalla casa editrice Ares, sarà la ricostruzione del rapimento del giudice Sossi, effettuato a Genova dalle Brigate Rosse nel 1974, e del conseguente ricatto allo Stato, compiuto dall’organizzazione terroristica, ma fallito per la coraggiosa iniziativa del procuratore generale Francesco Coco, che rifiutò di porre in libertà i terroristi la cui scarcerazione era stata richiesta in cambio della vita del giudice rapito. Coco vinse la battaglia, ma pagò con la vita, assieme alla sua scorta, tutti assassinati due anni dopo dalle BR, le prime vittime degli «anni di piombo».
La fiction premiata fa parte di una trilogia le cui altre due puntate sono intitolate «Il commissario» e «L’ingegnere» e si riferiscono la prima al commissario Luigi Calabresi, assassinato a Milano da Lotta Continua nel 1972, la seconda all’organizzatore della «marcia dei quarantamila» che nel 1981, a Torino, pose fine alle violenze dei terroristi contro la Fiat. Dunque, una significativa panoramica sugli anni di piombo incentrata sulle tre città che maggiormente dovettero subirne il peso: Milano, Genova e Torino.
Il premio sarà ritirato sabato 19 ottobre, al teatro Ariston di Acqui Terme, da Graziano Diana, sceneggiatore e regista della miniserie, già autore di pregevoli filmati televisivi come «La vita rubata» con Beppe Fiorello, «Edda Ciano e il comunista», con Alessandro Preziosi e Stefania Rocca, vincitore a Saint Vincent della «Grolla d’oro» come migliore regista televisivo. Alla cerimonia di consegna del premio sono stati invitati il giudice Mario Sossi con la moglie Grazia (che nella fiction sono interpretati da Alessandro Preziosi e Stefania Rocca), il giornalista e storico Luciano Garibaldi, e Massimo Coco, figlio del procuratore generale di Genova ucciso dai terroristi.
La 46.a edizione del Premio Acqui Storia, che cade nel settantesimo anniversario del sacrificio della Divisione Acqui, decimata e massacrata dai tedeschi nell’isola greca di Cefalonia, ha premiato anche gli storici Maurizio Serra, Ottavio Barié, Giuseppe Marcenaro e Dario Fertilio. A Franco Cardini è stato assegnato il “Premio alla Carriera”, con la medaglia del Presidente della Repubblica. Nella sezione «Testimoni del tempo», i premiati sono i registi Pupi Avati e Pier Francesco Pingitore e i giornalisti e scrittori Giampaolo Pansa e Roberto Napoletano.
«La consapevolezza dell’importanza che l’Acqui Storia riveste per la cultura storica italiana ed europea», ha dichiarato il responsabile esecutivo del Premio, Carlo Sburlati, «costituisce per noi uno stimolo a far crescere il Premio, soprattutto dal punto di vista della qualità dei testi in concorso e del calibro dei personaggi che di anno in anno calcano il palco del Teatro Ariston, tutti elementi fondamentali che hanno decretato negli anni il successo di questa manifestazione». Sburlati è stato artefice, in questi ultimi anni, di uno spettacolare rilancio scientifico, culturale, mediatico e mondano del Premio.