• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
giovedì 15 Aprile 2021
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Libri

Libri. “L’impero antimoderno” di Galli: la crisi degli Usa da Clinton a Obama

by Luca Siniscalco
6 Ottobre 2013
in Libri
0

galliLa bandiera a stelle e strisce garrisce al vento autunnale. Gli U.S.A. non cessano di rivendicare un ruolo geopolitico dominante, in un’ottica unipolare derivante da una radicata consapevolezza storica e da un afflato progettuale dai connotati messianici. Vale dunque la pena approfondire le fondamenta storico-politiche, culturali, ma soprattutto spirituali su cui si erge il modello statunitense, contraddittorio e dinamico coacervo di istanze che edificano più che un apparato statale, una vera e propria Weltanschauung.

Ad aiutare l’analista o il semplice lettore interessato interviene un acuto saggio dello storico Giorgio Galli, il cui stesso titolo problematico induce a una riflessione preliminare. L’impero antimoderno intende infatti ribaltare numerosi luoghi comuni relativi al Nord America, smascherando le ingenuità – o le malizie – del politicamente corretto e rivelando una dimensione “altra” degli USA. L’immagine rassicurante propinata dai mass media, solitamente zelanti nel proporre una visione esclusivamente democratica, moderna e progressista del Paese simbolicamente incarnato da Barack Obama, viene posta da Galli in rapporto dialettico con un’autocoscienza nordamericana ben differente. Lo scrittore rileva infatti come negli Stati Uniti si dipani, attraverso processi sottesi e fluttuanti, spesso riemergenti in modo carsico, una consapevolezza identitaria legata ai concetti di “impero” e “antimodenità” che costituiscono una ben precisa modalità di approccio alla politica, alla società ed alla religione.

Le riflessioni di Galli si sviluppano in modo non organico né sistematico, con la finalità di proporre suggestioni da approfondire ulteriormente, a che il lettore ragioni e metta in discussione i propri inevitabili pregiudizi. Tali considerazioni vengono elaborate in una prospettiva storico-genealogica, che prende le mosse dal governo di Clinton per giungere sino all’attuale amministrazione statunitense. Da “illuminista aggiornato” quale si definisce, Galli impiega con scientificità e razionalità la materia del proprio studio, senza scadere negli opposti e paralleli rischi del complottismo irrazionalista e del positivismo riduzionista.

La prospettiva ermeneutica che anima il presente lavoro è così sintetizzabile: la modernità, originata dall’invenzione della democrazia rappresentativa, è da alcuni decenni entrata in una crisi radicale determinata, o testimoniata, proprio dalla degenerazione del suo modello politico fondante; gli U.S.A., patria storica della modernità, sono anche il luogo di elezione per constatarne la crisi, le cui manifestazioni possono essere ravvisate in ambiti differenti ma correlati: l’escalation di disordine connesso al terrorismo interno ed esterno, il rafforzamento di movimenti estremisti di una destra cristiano-evangelica, suprematista, settaria e razzista, ben emblematizzata nei Diari di Turner e legata a frange del partito repubblicano e del Tea Party, la crisi di legittimità delle istituzioni e l’antipolitica diffusa, infine, il problema immigratorio, soprattutto legato ai cosiddetti “latinos”.

Tali fenomeni non vengono considerati come semplici patologie del sistema, bensì come indici dell’emersione di una visione del mondo eterogenea rispetto a quella democratica, laica e progressista, meritevole di attenzione. L’antimodernismo americano non sarebbe cioè una semplice reazione frustrata e populista a una fase di difficoltà economica e sociale, bensì la rivendicazione da parte di una fetta consistente della popolazione di “un’altra modernità”, una diversa tipologia di organizzazione politica e religiosa in nome di valori forti connessi a una Weltanschauung che Zeev Sternhell, citato da Galli, indica come “modernità comunitaria, storicista, nazionalista, per la quale l’individuo è determinato e limitato dalle origine etniche, dalla storia, dalla lingua e dalla cultura”. Questo sbilanciamento verso la cultura e la comunità, antitetico al privilegio accordato alla politica e all’individuo da parte della classe dirigente, crea dissidi e tensioni all’interno dell’impero statunitense, la cui natura e distinzione rispetto all’imperium tradizionale viene indagata mediante gli studi – contestualizzati in modo critico – di Negri, Boron, Zolo, Zizek, de Benoist e Viansino.

Queste notazioni si concludono con una proposta indirizzata a riformare – o meglio rivoluzionare, considerando gli interessi mono o oligopolistici in gioco – il modello vigente, per adattarlo alle nuove sfide della contemporaneità: l’estensione dell’ambito del diritto di voto dalla sfera politica a quella economica, secondo un ampliamento democratico da collegarsi non all’automatismo anagrafico ma ad una scelta consapevole, realizzando un superamento del fittizio egualitarismo moderno secondo un modello di “ampliamento dei diritti condizionato da una vocazione alla scelta”.

Scriveva Vilfredo Pareto: “La «democrazia» degli Stati Uniti d’America ha per principio l’eguaglianza degli uomini; ed è perciò che in quel paese civile si linciano negri ed italiani, si vieta l’immigrazione cinese, e si muoverebbe guerra alla Cina, se a loro americani fosse vietato di andarci”. Riflettere sulla profondità di queste parole e dedurne una via interpretativa, o anche pragmatica, è compito di noi abitanti, volenti o meno, di questa modernità.

*L’impero antimoderno. La crisi della modernità statunitense da Clinton a Obama, di Giorgio Galli,  Edizioni Bietti, Milano 2013, pp. 109, € 14,00.

@barbadilloit

Luca Siniscalco

Luca Siniscalco

Luca Siniscalco su Barbadillo.it

Related Posts

“Ultras Salerno. Un’altra storia”: viaggio nella comunità che si ritrova sui gradoni

“Ultras Salerno. Un’altra storia”: viaggio nella comunità che si ritrova sui gradoni

3 Aprile 2021
Gustave Thibon, una ritrovata fonte del pensiero conservatore

Gustave Thibon, una ritrovata fonte del pensiero conservatore

2 Aprile 2021

Rinascere dal fango delle trincee: “Il mio cuore fra i reticolati” di Mario Carli

“La lotteria” di Shirley Jackson, musa ispiratrice di Stephen King

La lettera (di S. Solinas). Alcune (buone) ragioni per leggere “La vita quotidiana ai tempi del Coronavirus” di Del Ninno

“Viaggio tra i mistici del Giappone” di Paul Arnold fra antropologia culturale e ricerca

Tripoli e “La casa di Shara Band Ong” (di Mariza D’Anna)

“Una giornata di nebbia a Milano”: il noir di Enrico Vanzina che evoca atmosfere da Flaiano a Antonioni e Pinketts

Ascesa e caduta di Salazar, un professore tra orgoglio nazionale e sofferenze degli ultimi

Più letti

  • L’intervista.  Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    L’intervista. Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Addio a Le Pen in Europa e a stop al progetto Sud, la Lega si ricolloca?

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Alain de Benoist: “Elezioni Usa: non c’è stata nessuna onda democratica pro Biden”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La monarchia inglese ha superato tutto, reggerà anche le recite di Meghan

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Destre. (di M. Veneziani). Meloni vola ma le manca classe dirigente

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

Georges Bernanos, un uomo libero tra male e grazia divina

Georges Bernanos, un uomo libero tra male e grazia divina

15 Aprile 2021
Irlanda del Nord. Non cessano i disordini, alta tensione a Belfast

Irlanda del Nord. Non cessano i disordini, alta tensione a Belfast

15 Aprile 2021
I Simpson spenti dal pol corr, il caso Apu e la normalizzazione della satira sociale

I Simpson spenti dal pol corr, il caso Apu e la normalizzazione della satira sociale

14 Aprile 2021

Ultimi commenti

  • Valter Ameglio su Manuela Lamberti: “Per (a destra) c’è bisogno di attrezzare un Arsenale delle Idee”
  • Guidobono su L’antiliberismo di Papa Francesco
  • Guidobono su L’antiliberismo di Papa Francesco
  • Enrico Nistri su 150 anni fa nasceva Guglielmo Ferrero (il geniale genero di Cesare Lombroso)
  • Fernando su Giornale di Bordo. A chi fa paura il generale (Figliuolo) con la penna bianca?
  • Enrico Nistri su L’antiliberismo di Papa Francesco
  • Guidobono su Formula 1. Il circus arriva a Imola: c’è vita (oltre) Hamilton e Verstappen?

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più