Lo scrive Luca Gallesi, la vita di Ezra Pound appare come “un canovaccio” di un romanzo d’avventura. La mondanità letteraria parigina, i grandi incontri, le ebrezze italiane, la gabbia animalesca, il tunnel del manicomio e su tutto la poesia che frusta la Storia. Nel suo recente lavoro, “Ezra Pound a Pisa. Un poeta in prigione”, Gallesi apre le finestre della ricerca sulle vicende tragiche di una voce sublime. I documenti raccolti fanno entrare il lettore nelle memorie del campo di concentramento di Pisa. Ecco: la gabbia lunga tre passi, il cranio di un uomo bruciato dal sole, i fari sempre accesi che accecano il poeta e gli altri, i prigionieri assassini, intorno a Ezra; con il poeta sessantenne che è “un trofeo da esibire.”
La poesia è figlia del padre dolore; ma con Pound diviene insieme consolazione e giudizio storico. Intanto Gallesi da anni ha un pregio critico: egli divulga la grande bellezza della lirica poundiana. Così va alle origini dei versi pisani, cerca nell’energia creativa dell’artista. Allora “… fatti storici, ricordi personali, aneddoti vari, considerazioni economiche e frammenti di filosofia…”, un tutto raccontato nel testo pubblicato da Edizioni Ares.
Pagina dopo pagina, Gallesi ci avvicina alle strutture linguistiche post-moderne di Ezra. Spiega le rincorse liriche dei Cantos tra vendette e illusioni della Storia. E alla fine tornano nei nostri cuori gli emblemi di una libertà creativa, proprio mentre emoziona la riscoperta delle carte custodite dalla Yale University. E tra i “parecchi appunti scritti da Pound nel campo di concentramento di Pisa, ma scartati dalla versione dei Pisan Cantos destinata alla pubblicazione”, ci raggiunge “quello che probabilmente voleva essere il suo epitaffio.” Pubblicato per la prima volta da Massimo Bacigalupo, lo ritroviamo oggi, nei nostri occhi divenuti più liberi e più sinceri, “Ma dalla mia tomba sorga una tale fiamma di amore/che chiunque passi ne provi calore:/ i gatti randagi si acciambellino/là dove non è lapide/e gli occhi delle ragazze scintillino al luogo non/segnato/i rancori cessino/e un lento sopore di pace pervada il passante.”
Luca Gallesi, “Ezra Pound a Pisa. Un poeta in prigione”, Edizioni Ares, (2024), euro 15