La deriva dell’Occidente è l’ ultimo lavoro dello storico Franco Cardini, medievista, professore emerito all’ Istituto di Scienze Umane e Sociali.
In questo saggio, piuttosto denso, articolato, con una ricca bibliografia, Cardini mette a fuoco le categorie di Occidente e di Oriente partendo dall’ antichità. La tesi di fondo che viene sviluppata in un’ ampia carrellata attraverso i secoli fino ad arrivare al nostro tempo è che entrambi da un punto di vista geografico-astronomico non sono entità distanti ma che con la rotazione della terra vi sono momenti in cui l’ occidente è oriente e viceversa. A parte questo dato, uno è il levante ove sorge il sole, l’ altro dove tramonta. Per diversi secoli fino all’ età moderna, i due mondi e quindi i relativi popoli furono pressochè isolati, non comunicanti e solo dal XIV-XV secolo, con le grandi scoperte geografiche e con le conquiste oceaniche, che l’ Europa allargò i suoi confini dando inizio all’ era coloniale e allo “ scambio asimmetrico” cioè la nascita della globalizzazione. Cardini sostiene che quello che chiamiamo convenzionalmente, tradizionalmente, occidente cioè la modernità fino a circa alla seconda guerra mondiale, coincide con l’ Europa e quindi con l’ “ eurocentrismo”. Egli riconosce la superiorità europea in termini economici, militari, tecnologici e più in generale culturali ma nel contempo la accusa di volontà di dominio, di potenza, di sfruttamento, di imposizione dei propri modelli culturali con il colonialismo. La svolta, come accennato , avviene con gli Usa che si affermano come superpotenza mondiale, globale, in ragione anche della vittoria nella seconda guerra soppiantando l’ Europa e divenendo così il “ centro del Mondo”.
Quello che Cardini contesta è la pretesa degli Usa di ritenersi l’ unico modello di democrazia, di libertà e di imporre quindi un’ unica visione del mondo, politica, militare, economica, tecnologica monetaria con il dollaro. In che cosa consiste, allora, la “ deriva dell’Occidente? Nel fatto che vi sono stati quali il Brasile, la Russia, l’ India e la Cina a cui si sono aggiunti il Sudafrica, l’ Egitto, l’ Iran e gli Emirati Arabi che contestano l’ ordine geopolitico, economico occidentale cioè l’Europa e gli Usa in primis, riconoscendosi in un contesto multilaterale in cui non vi sia un’ egemonia mondiale americana. La tesi di Cardini è che l’ Europa conta ben poco, ha perso la centralità di un tempo ed è un satellite degli Usa , asservita ai loro interessi. Il fallimento occidentale ( europeo e americano) lo vediamo con le guerre d’ invasione Usa e con l’ Ucraina, in cui la posta in gioco è indebolire la Russia, spingerla fuori dalla sua collocazione cristiana ed europea per avvicinarla alla Cina. In conclusione, l’ egemonia americana se non c’ è più è ormai indebolita, altri stati emergono e l’ Europa è un fallimento incapace di una politica minimamente autonoma che non vuol dire in contrapposizione con gli Usa, con la Russia e altri stati.
La deriva dell’ occidente di Franco Cardini (Laterza)