L’Intelligenza Artificiale ha creato una tossicodipendenza tecnologica alimentando la deriva transumana. L’uomo ha smesso di pensare, felice che qualcuno (o qualcosa?) lo faccia per lui: siamo in piena ‘algoritmo-crazia’?
L’Intelligenza Artificiale, architrave dello sviluppo sostenibile imposto dall’Agenda 2030, segna il trionfo del digitale che trasforma radicalmente la realtà, creando nuovi mondi da abitare. Domande inquietanti si pongono: è questo il tema dello Speciale dell’ultimo numero di FUOCO, la Rivista politicamente scorretta che entra così nel suo IV anno di attività editoriale, crescendo ogni giorno di più.
«Deficienza artificiale» è l’ironico – ma neanche troppo – titolo dell’ultimo numero della Rivista di contro alla (presunta) superiorità dogmatica dell’Intelligenza Artificiale (IA). Nel giro di pochi anni, infatti, stiamo assistendo ad una trasformazione radicale e transumana. Per provare a delineare i contorni di questa guerra non dichiarata FUOCO ha riunito i contributi di Cristiano Puglisi, Valerio Savioli e Maurizio Martucci.
Un tema che fa da contraltare a quella di un’informazione corrotta e strumentalizzante, come racconta Giorgio Bianchi nel suo articolo contro il totalitarismo del giornalismo mainstream. E senza dimenticare proprio dove questo è più “politicamente corrotto”, come nel caso della guerra in Ucraina di cui ci parla con una intervista esclusiva Vittorio Rangeloni, il reporter di guerra sulle black list di tanti Paesi occidentali.
E di disinformazione, sovranismo sanitario e salute ci parla il Prof. Giovanni Frajese per denunciare la tirannia delle emergenze in cui è sprofondata l’Italia e non solo, con la scusa della “crisi’ di turno.
Crisi imposte, e spesso lontane dai dati reali ed oggettivi, come quella sul clima che fa da contraltare a un tema, quello dell’inquinamento, alimentato proprio da quel sistema capitalistico che ci vorrebbe docili consumatori: è il caso della fast fashion – industria davvero inquinante – denunciata dall’inchiesta di Chiara Soldani.
Così come imposto nell’agenda e nel dibattito pubblico è l’ossessiva lotta al patriarcato e l’esaltazione del (trans)femminismo, denunciato in una radiografia su questa rivoluzione tanto banale quanto conformista da Raffaella Frullone.
A proposito di argomenti scomodi, è Marco Scatarzi che ci conduce in un’analisi a trecentosessantagradi sulla deriva ultra-occidentalista di una certa destra europea e non: per non correre il rischio di morire ‘Trumpiani’, o infatuarsi del Milei di turno.
Intanto in libreria arriva il primo – e fin’ora unico – volume che indaga il Lucio Battisti “esoterico”, ed i significati reconditi delle sue canzoni, edito per i tipi di Cinabro Edizioni, di cui ci parla il suo editore Elio Della Torre. Ed a proposito di incontri con uomini straordinari, FUOCO dedica una lunga intervista a un “irregolare” per definizione: Mario Michele Merlino, eterno giovane classe ‘44.
Ma il 2024 è anche l’anno di un cinquantennale molto importante: esattamente mezzo secolo fa lasciava la sua esistenza terrena Julius Evola. A questo anniversario scomodissimo FUOCO dedica un Dossier su uno dei pensatori più inviso ai contemporanei grazie ai contributi controcorrente di Marco Rossi, Rigenerazione Evola e Renzo Giorgetti.
Spazio, ovviamente, anche ad altri approfondimenti sulla Tradizione ed al pensiero forte. Si comincia con l’articolo di Enzo Iurato che tratta dell’eliminazione del concetto di autorità dal mondo in cui viviamo e prosegue con Alessandro Zanconato sulle tracce di un Boccaccio “iniziatico” e di un Decameron “segreto”.
Le parole non bastano. Per questo su FUOCO non poteva mancare spazio per l’arte grafica e l’illustrazione. I disegni d’autore di Nemo, già disegnatore ufficiale di Cinabro Edizioni, si susseguono ai contributi visuali di Daniela De Vita a riprova che l’arte è ontologicamente rivoluzionaria.
…E tanti, tanti altri articoli e Autori vi aspettano nel 13° numero di FUOCO!
La rivista è acquistabile qui.