Dominique Venner e la sua opera sono la stessa cosa, lo specchio del suo essere, del suo stile, della tenuta di fronte alle difficoltà, dell’autodisciplina. E non solo le sue opere, pubblicate in italiano da Passaggio al Bosco e dall’Arco e la Corte, sono il percorso di un militante che ha come orizzonte la politica ma anche la cultura come espressione di quanto l’Europa in 30mila anni di storia ha saputo dare ai propri popoli e al mondo. Soprattutto è stato maestro di stile, i suoi esempi hanno avuto più presa sui militanti di Jeune Action che i suoi discorsi di politica. Impegnato negli ambienti nazionalisti e identitari francesi, dopo una parentesi sotto le armi dove prestò servizio in Algeria, fece il militante a tempo pieno. Vicino all’Oas (Organisation armée sécrète) mise a punto un piano per uccidere il generale De Gaulle che contrariamente alle promesse aveva regalato all’Algeria l’indipendenza. Trascorse tre anni in carcere e riprese la battaglia politica fino al marzo 1967 quando alle legislative la sua compagine politica ottenne una pesante sconfitta. Da quel momento si ritirò dalla politica per dedicarsi al giornalismo, alla caccia e alla storia scrivendo libri di successo sulle armi, sulla caccia e su eventi storici. Fondò riviste di storia. Finì i suoi giorni a Notre Dame, a Parigi, suicidandosi con un colpo di pistola in bocca per protestare contro la decadenzza e il lento suicidio che sta consumando l’Europa. Alain de Benoist ha commentato: “La sua morte è stata in linea con ciò che è stata la sua vita: l’esatto contrario di tutte le disperazioni, di ogni codardia”.
Dopo la sua morte sono stati trovati nel suo studio trenta quaderni nei quali Venner, nell’arco di quarant’anni aveva espresso pensieri, analisi, idee. Insomma, una mole di appunti: a volte solo schizzi, altre volte testi compiuti. Un ampio scenario dove sono riportate anche immagini della propria vita, delle proprie esperienze d’infanzia, relative alla guerra d’Algeria, la vita sotto le armi, la militanza in Jeune Nation e la fondazione della rivista Europe-Action, il senso dell’onore, dell’eroismo e il gusto dell’avventura, la ricerca delle radici e la narrazione dell’identità, la passione per le armi e per la caccia, la fedeltà a se stesso e agli amici. Un personaggio particolare, Dominique Venner, che ha lasciato un segno e che la trascrizione di questi quaderni finisce per offrire un supplemento di insegnamenti che restituiscono a tutto tondo l’uomo e il militate europeo. Questo primo volume di raccoglie i quaderni 2, 3 e 4 scritti fra il 1982 e 1990 relativi all’infanzia e alla giovinezza. Il primo quaderno, non compreso in questo volume era una raccolta di aforismi di vari scrittori e filosofi. Un libro dal quale emerge la scoperta del mondo e della vita ma anche il percorso di un ragazzo speciale che si affaccia alla vita.
Dominique Venner, Pagine ribelli (Passaggio al bosco ed., vol. I, pagg. 400, euro 18; passaggioalbosco.com, acquistabile qui)