• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
venerdì 11 Luglio 2025
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Cinema
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Cinema
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Politica

Nozze contrarie allo Statuto: così Vittorio Emanuele perse il suo rango nella Real Casa

Aimone di Savoia Aosta e la moglie Olga alle esequie di Torino

by Giorgio Blais
13 Febbraio 2024
in Politica
3
Vittorio Emanuele di Savoia

  Al funerale di Vittorio Emanuele di Savoia Carignano, a Torino, non c’era grande pubblico. Poche anche le teste coronate: la  regina madre di Spagna e il principe Alberto di Monaco, oltre a rappresentanti di famiglie reali decadute.

Interessante la presenza dell’arciduca Martino d’Asburgo e del principe Aimone di Savoia Aosta, con la consorte, principessa Olga, a testimoniare un sentimento di pur difficile riavvicinamento fra i rami Carignano e Aosta.

Significativa l’assenza di cariche della Repubblica italiana e del Comune di Torino. Non c’era il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, già dirigente dell’associazione giovanile monarchica (il presidente del Senato, Ignazio La Russa, aveva reso omaggio alla salma a Venaria il giorno prima). Né ha meravigliato l’assenza delle principesse Maria Gabriella e Maria Beatrice, stante i noti difficili rapporti familiari.

Figlio di genitori discordi, esule da bambino, Vittorio Emanuele non ha avuto l’insegnamento per i principi del sangue (eredi al trono, cioè), né la formazione militare, né quella politico-istituzionale. Ha così vissuto nel jet-set, tra amicizie altolocate, tra affari importanti, senza poter tornare in Italia fino al 2003.

Il matrimonio con Marina Ricolfi Doria – violando lo Statuto albertino, prescrivente che la sposa sia di famiglia reale – ha comportato automaticamente per Vittorio Emanuele la rinuncia allo status di principe ereditario, con la perdita dei diritti dinastici.

Vittorio Emanuele ha però continuato a considerarsi capo della Real Casa, argomento penoso per i monarchici italiani, che – pur solidali per motivi storici e sentimentali col ramo dei Savoia Carignano – sostenevano il principe Amedeo di Savoia Aosta, scomparso nel 2021, che era divenuto tacitamente successore di re Umberto II; monarchici italiani che, dopo di lui, sostengono il principe  Aimone.

Recentemente Vittorio Emanuele aveva dichiarato nulla la legge salica, cioè la successione dinastica solo in linea maschile da padre in figlio. Ma una norma costituzionale non si abolisce “motu proprio”, neanche da parte di un sovrano o di un capo della Real Casa, titolo del resto perduto da Vittorio Emanuele, in seguito alle nozze.

@barbadilloit

Giorgio Blais

Giorgio Blais

Giorgio Blais su Barbadillo.it

Visualizzazioni: 0
Tags: Giorgio BlaisSavoiastatutoVittorio Emanuele di Savoia

Related Posts

Memoria. Anche Tivoli avrà via Sergio Romelli

Memoria. Anche Tivoli avrà via Sergio Romelli

10 Luglio 2025
Un fiore sulle strade d’Italia dedicate al patriota Sergio Ramelli (il 6 luglio)

Un fiore sulle strade d’Italia dedicate al patriota Sergio Ramelli (il 6 luglio)

1 Luglio 2025

L’analisi. Se il nazionalismo europeo può liberarci dal neocolonialismo

Il punto. Valditara fa una battaglia sacrosanta per il pluralismo. Laterza se ne faccia una ragione

Spadolini 100. Ragazzoni: “Non era né mazziniano né garibaldino”

Lettere a Craxi, la raccolta di Andrea Spiri: il leader intimo e combattivo

Focus. “L’Orologio” di Lucci Chiarissi: una rivista corsara (anche) per l’orizzonte in politica estera

Addio Romana Cavanna: dal ’45 seppe piegare ogni avversità

Trieste e il Movimento sociale italiano visti da Giuseppe Parlato

Comments 3

  1. Guidobono says:
    1 anno ago

    Violando lo Statuto albertino? Non mi risulta….

  2. Guidobono says:
    1 anno ago

    Marina Ricolfi Doria non era neppure di ‘famiglia mediatizzata’, come lo fu la moglie del 1mo Duca d’Aosta Amedeo, figlio di Vittorio Emanuele II, Maria Vittoria dal Pozzo della Cisterna. Moglie ‘non morganatica’, che fu anche Regina di Spagna per un paio d’anni…

  3. Luca says:
    1 anno ago

    Non c’entra niente lo Statuto Albertino! Le norme regolanti i matrimoni in Casa Savoia erano più vecchie, erano le Regie Patenti emanate da Vittorio Amedeo III nel 1780, codificando appunto norme preesistenti, e prevedevano l’assenso del capo di Casa Savoia (cioé il Re) per il matrimonio di un principe. Nel caso l’assenso fosse negato e il matrimonio fosse con una donna di rango diseguale, il principe avrebbe perso il diritto di successione al trono. Nel caso invece l’assenso ci fosse stato, il matrimonio sarebbe stato dinastico o morganatico. Evidentemente Umberto II non volle concedere l’assenso e quindi Vittorio Emanuele perse i diritti al trono.
    Informarsi prima di sparare cannonate (lo Statuto! Oltretutto lo Statuto non vigeva più, dato che era lo Statuto del Regno, che nel 1946 era finito!) sarebbe meglio.

Più letti

  • “C’è ancora domani”, tutte le sbavature nel film di Cortellesi

    “C’è ancora domani”, tutte le sbavature nel film di Cortellesi

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La polemica. Al film della Cortellesi preferiamo l’epopea della Magnani in “Onorevole Angelina”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Salviamo il Comandante Todaro: mito e realtà di un eroe italiano (senza buonismo)

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • In “The Penitent” di Barbareschi la religione è nel mirino degli lgbt

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La vita romanzesca di Edda Ciano Mussolini tra amore, odio e perdono

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

Naxoslegge 2025, il Festival premia Pietrangelo Buttafuoco

Naxoslegge 2025, il Festival premia Pietrangelo Buttafuoco

11 Luglio 2025
Ritratti. Achille Lauro, il D’Annunzio delle periferie

Ritratti. Achille Lauro, il D’Annunzio delle periferie

11 Luglio 2025
La striscia di sangue dal Mostro di Firenze a Yara: il viaggio nel noir di Pautasso

La striscia di sangue dal Mostro di Firenze a Yara: il viaggio nel noir di Pautasso

11 Luglio 2025

Ultimi commenti

  • Tullio Zolia su “Dino Buzzati”: torna nelle librerie la monografia di Fausto Gianfranceschi
  • enrico su La compagna Carola Racket lascia il parlamento Ue. Ecco il perché (la vignetta di Giorgio Betti)
  • Pasquale ciaccio su La compagna Carola Racket lascia il parlamento Ue. Ecco il perché (la vignetta di Giorgio Betti)
  • Guidobono su Formare con la boxe perché “picchiarsi” sia sport, non violenza
  • Francesco su Storia in Rete. L’Oro della Patria? È sempre in libera uscita (e di incerto rientro)
  • Francesco su Arriva l’Opera omnia di Arturo Reghini
  • Guidobono su Formare con la boxe perché “picchiarsi” sia sport, non violenza

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Cinema
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più